Forse Todd Phillips sta diventando veramente un cineasta significativo. A prescindere da quello che si può pensare della qualità del lavoro di questo ex documentarista diventato progressivamente King of Comedy con i risultati commerciali di Una notte da leoni (35 milioni di dollari di budget per 467 milioni di incasso worldwide), è lampante quanto un progetto che lo veda coinvolto, oggi, sia facilmente riconducibile alle sue tematiche preferite. Segno del fatto che il suo tocco, ormai, sia estremamente riconoscibile.
Phillips è ossessionato dai rapporti rituali tra maschi nordamericani eterosessuali. Prima lo raccontava con interessanti documentari come Hated (il nostro Aureliano Amadei mi confessò di voler fare un film su GG Allin in memoria del suo passato punk… ma non conosceva l'importante docu di Phillips; ahi ahi solita ignoranza dei registi italiani!) e Frat House, che poi sarebbe in parte confluito, in chiave fiction mainstream, den...
Si riconosce il tocco del produttore Todd Phillips: una commedia sulla ritualità maschile ravvivata dal genere found-footage. Un film divertente, astuto... e quasi perfetto. Quasi.
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