Era stata una paziente sia per il Bellocchio de La balia (1999) che per il Moretti de La stanza del figlio (2001). Ma c’è chi ricorda Eleonora Danco addirittura nel cast di una dimenticata fiction Rai come E’ proibito ballare (1989), prodotta dai fratelli Avati e con un tartagliante Gabriele Muccino al suo fianco tra gli attori. Un bel viso e una voce roca non lontanissimi da Valeria Golino. Forse è questo che l’ha sempre un po’ fregata nelle gerarchie del cinema italiano.
La nostra Danco non è il Danko di Schwarzenegger anche se, come un panzer gentile, procede e domina in voce fuori campo e come corpo buffo in campo (anche in nudo integrale frontale; complimenti alla signora per la forma fisica) il primo film italiano in Concorso al Torino Film Festival 2014.

Si tratta del documentario surrealista N-Capace, da lei diretto e interpretato. Questa bella ragazzona slanciata e dal naso a becco di gufo se ne va in giro per Roma e per la zona di Terracina con il mont...