Reazioni contrastate ieri sera, ore 19.30, in Sala Darsena alla prima proiezione stampa di Sivas di Kaan Müjdeci.
Chi applaude, chi fischia, un signore che urla qualcosa allo schermo e poi lascia la sala.
E’ arrivato il film scandalo?
Sicuramente è arrivato un gran bel film turco, ennesima prova dopo la Palma d’Oro al Nuri Bilge Ceylan di Winter Sleep che da quelle parti c’è un bel fermento cinematografico. Müjdeci è un regista al primo lungometraggio e già sceglie di scalare una montagna alta come l’Everest.
“Mai fare un film con un cane e un bambino” diceva un certo Billy Wilder.
E Müjdeci che fa? Un debutto tutto incentrato… su un cane e un bambino.
Il bambino è Aslan, turbolento undicenne di un paesino di campagna turco seguito da una macchina da presa che per stargli dietro deve correre di qua e di là come fanno i fratelli Dardenne.

Molto bella l’idea di far quasi sentire il fiatone della regia per riuscire a catturare il nervoso dinamismo...