Il Festival di Venezia e James Franco formano, da anni, un’accoppiata pressoché inscindibile nonché foriera, nel tempo, di più di una sorpresa. Da quando presentò, nel 2011, il suo dramma biografico incentrato sull’attore Sal Mineo, Franco non ha mancato di portare in laguna le proprie opere, arrivando a concorrere, con Child of God, per il Leone d’Oro del 2013. Quest’anno, il Festival funge da vetrina per il suo nuovo lavoro da regista (nonché produttore e attore): In Dubious Battle, tratto dal romanzo omonimo di John Steinbeck, pubblicato nel 1936.
A oltre dieci anni dal suo esordio registico, con In Dubious Battle Franco dimostra di essere sulla strada giusta per liberarsi della zavorra che maggiormente ha gravato sulle sue ultime opere, ovvero la presenza ingombrante della fonte letteraria d’origine. Pur rispettando il romanzo di Steinbeck, incentrato sul drammatico sciopero di un gruppo di raccoglitori di mele in California nel 1933, il regista-attore...
Presentato al 73simo Festival del Cinema di Venezia, In Dubious Battle di James Franco rappresenta, seppur con innegabili difetti, il punto più alto finora raggiunto dal regista nella sua carriera non attoriale
È necessario attenersi alla netiquette, alla community infatti si richiede l’automoderazione: non sono ammessi insulti, commenti off topic, flame. Si prega di segnalare i commenti che violano la netiquette, BAD si riserva di intervenire con la cancellazione o il ban definitivo.