Era il film più atteso del festival. Ed è stato una delusione. Non una delusione totale visto che parliamo di un regista, Paul Thomas Anderson, in grado di dirigere e scrivere come pochi cineasti contemporanei, ma sicuramente parziale. In pochi, forse nessuno, scriveranno che è un capolavoro, diversamente da quanto accadde cinque anni fa con Il Petroliere.

The Master racconta la storia di un rapporto a due tra un reduce di guerra che sta faticando a reintegrarsi nella società, perso tra alcol e problemi mentali, e un aspirante santone che ha già fatto alcuni proseliti ma che ancora deve affermarsi completamente. Nessuno è pronto ad accogliere ed aiutare il primo, mentre il secondo è tanto incuriosito quando desideroso di una cavia per i suoi espirmenti di ipnosi. E’ lui il Master del titolo, quel maestro che parla di vite passate e ora rivissute che tanto ricordano Scientology. Il personaggio interpretato da Philip Seymour Hoffma...