Nonostante il racconto “Impostore” fosse stato già portato in televisione 2 volte (nelle serie Out Of This World e Il Fascino Dell’Insolito) Blade Runner è stato il vero esordio di Philip K. Dick nell’audiovisivo, il primo adattamento vero e proprio per giunta nel medesimo anno in cui è morto. Ha fatto quindi in tempo a vederlo floppare in sala ma non a vedere quanto la storia di “Il cacciatore di androidi”, unita alle idee visive di Enki Bilal, i modellini di Syd Mead, lo score di Vangelis e gli effetti di Douglas Trumbull potessero diventare una bomba così influente da deflagrare in tutta la cultura di massa dell’epoca e oltre.

Il film di Ridley Scott ha aperto le porte del cinema a Dick, ha iniziato un’opera di saccheggio che va avanti tutt’ora e che anzi la serie britannica da poco iniziata Philip K. Dick’s Electric Dreams ha portato a livelli inediti (10 episodi ognuno dedicato ad una storia dell’autore).
Certo non tutti i film tratti da Dick possono dirsi indimenticab...