Se c’è una cosa da cui Steven Spielberg è affascinato è l’atto stesso del guardare qualcosa sbalorditi per il piacere o per la paura. Non è difficile da credere se si considera la professione che ha intrapreso. Lo sguardo estasiato di fronte ad un film proiettato su uno schermo gigante è la sensazione che lui sembra sempre cercare nei suoi personaggi, e poco importa che non stiano guardando un film ma magari dei dinosauri o un’astronave, quel volto su cui si capisce l’emozione provata dallo scrutare lo affascina. È la Spielberg face, uno dei tratti più evidenti dei suoi film, sottolineata spesso da quei suoi fantastici carrelli al termine dei quali si trova il segreto di ogni scena. Di frequente per arrivare a questo Spielberg nei suoi film ha creato mondi, li ha creati per gli spettatori ovviamente ma anche per i suoi personaggi, in modo che ad un certo punto loro li possano scoprire sbigottiti e affascinati. E non necessariamente questi mondi sono alternativi, futuri o alieni, alle v...