Quando Aquaman è uscito nei cinema americani, il regista James Wan ha pubblicato su Facebook uno spot del film commentando che “è stato un lavoro lungo tre anni, un viaggio lunghissimo […] fatto con amore e passione, sudore e lacrime, da parte di tutti i coinvolti.”

Il supervisore agli effetti visivi Kelvin McIlwain ha risposto al post congratulandosi con il regista e affermando che “è stato un grande onore far parte di quest’impresa creativa”.

Qualche giorno fa Wan ha risposto a McIlwain, esplicitando il proprio disappunto per l’esclusione del film dalla shortlist definitiva dalla quale l’Academy selezionerà i cinque nominati all’Oscar per i migliori effetti visivi:

Kelvin, tu e il tuo reparto siete gli eroi non celebrati di questo film. Il fatto che i vostri colleghi degli effetti visivi presso l’Academy non stiano riconoscendo o apprezzando ciò che noi/voi tutti avete fatto come contributo al film e al cinema è una fottuta disgrazia.

McIlwain ha risposto dando manforte al regista:

Sono con te James, la notizia che non siamo nella top-10 definitiva ha sconvolto tutti. Il processo di selezione ha dei difetti, secondo me, ed è troppo aperto a influenze esterne.

Non è chiaro cosa intenda McIlwain con “influenze esterne”, ma va detto che al di là dei riconoscimenti dell’Academy il cinecomic DC può consolarsi con incassi stellari in tutto il mondo: al momento la pellicola ha sfiorato gli 850 milioni di dollari e nel weekend supererà i 900 milioni.

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