Olivia Jackson, la controfigura di Milla Jovovich in Resident Evil: The Final Chapter, ha deciso di fare causa ai produttori del film e anche alla casa di produzione Impact Pictures.

Il motivo? La stuntwoman rimase ferita sul set del film nel 2015 a causa di un incidente che finì per costarle un braccio e la carriera. La donna si è detta “abbandonata” dopo quell’esperienza e ha ammesso di non aver ricevuto un adeguato compenso.

Stando a quanto riportato dall’USA Today, Jackson ha intentato una causa contro la produzione a Los Angeles martedì scorso. Nei documenti si legge che l’acrobata avrebbe dovuto girare la scena di un combattimento il giorno dell’incidente e che tutto a un tratto la produzione decise di girare una complessa acrobazia a cavallo di una moto.

La cinepresa verso cui avrebbe dovuto correre a tutta velocità non fu sollevata in tempo, causando un violento schianto. Jackson dovette restare in coma indotto per diverso tempo per permettere ai dottori di intervenire chirurgicamente e salvarle così la vita.

Nel corso di una recente apparizione a Good Morning America, la donna ha dichiarato che i produttori l’avevano indotta a pensare che l’assicurazione avrebbe coperto tutti i costi, ma non è stato così.

Mi dissero che avevano risorse limitate, ma mi promisero che si sarebbero presi cura di me assicurandosi che guarissi quanto prima” ha dichiarato Jackson. “Ma quando smisero di pagare le spese mediche, fui colta da sconforto e paura: ero da sola“.

Nei documenti si legge che la donna non intende chiedere un compenso preciso, ma chiede un risarcimento “che mi permetta di badare a me stessa per il resto della vita e per pagare le numerose spese mediche ancora necessarie“.

L’obiettivo di Jackson è anche diffondere consapevolezza:

Vorrei rendere noto al mondo che cose come questa succedono e che c’è bisogno di sicurezza e di copertura assicurativa per tutte quelle persone che lavorano 16 ore al giorno e che danno la vita per realizzare questi film.

Molte delle questioni assicurative mi sono state tenute nascoste. Quando firmi un contratto che dice che la produzione è coperta dall’assicurazione, non è proprio così. Nessuno in una troupe sa che bisogna chiedere tutti quei documenti.

 

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