Josh Trank aveva già parlato del “suo” Venom nel corso di una lunga intervista con Polygon, descrivendolo come una sorta di “film vietato ai minori sulla falsariga di The Mask”.

Il regista aveva raccontato che il suo trattamento, scritto da Josh Trank e Rob Siegel, andò incontro all’immediato veto da parte del produttore Matt Tolmach:

Non mi piacque per niente il modo in cui Matt Tolmach mi trattò in quella situazione perché fu un po’ troppo autoritario. Se non ti piace quello che sto facendo e mi stai dicendo che devo fare qualcosa più nelle tue corde ma vieni a dirmelo in quella data maniera, mi spiace, ma ho altre cose da fare.

Trank è tornato a parlarne anche in un’intervista con CBM, usando toni un po’ più quieti nei confronti dello studio:

Circa dopo un mese l’uscita di Chronicle, visto che stavo partecipando a riunioni di vario tipo, incontrai Amy Pascal e i piani alti della Sony. Fu un incontro davvero bello, Amy Pascal è una persona davvero dolce e alla Sony sono molto forti. Mi dissero di aver adorato Chronicle e che avrebbero voluto trovare un progetto adatto a me: fu Amy a proporre Venom dal nulla

[…]

In generale adoro Todd McFarlane e Venom era una personaggio che amavo da sempre. Pensai subito a The Mask, al fatto che potesse trattarsi di una perfetta sintesi di tutto ciò che ho sempre amato di The Mask, incorporandolo nella mitologia di questo iconico personaggio Marvel.

Le sue proposte, come abbiamo visto, non piacquero:

La trovai un’occasione per fare qualcosa con grande carattere e inquietante, che spezzasse la monotonia attraverso un racconto pieno di sfumature della storia inquietante di un personaggio sfruttando la potenza di un film di supereroi colossale. Consegnammo un trattamento, ma non lo apprezzarono. Questa cosa la dice lunga, ma ironia della sorte Tom [Hardy] finì per partecipare.

Hardy e Trank, ricordiamo, hanno poi girato insieme Capone, dal 12 maggio in digitale.

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