Oggi sono 90 anni che Clint Eastwood è sulla Terra. Sono 65 anni che fa l’attore e 50 che dirige film. L’anno in cui recitò il suo primo ruolo era lo stesso in cui Mike Bongiorno iniziava Lascia o Raddoppia? e Gronchi veniva eletto presidente della Repubblica; quello in cui girò il suo primo film, Brivido nella notte, lo stesso in cui si scioglievano i Beatles.
Tutti lo identifichiamo con il cinema classico hollywoodiano, quello dei blockbuster d’azione da attore e quello del cinema secco e onesto da regista. È l’alfiere di un modo di fare cinema tradizionale eppure la sua forza sta nel contenere dentro questo stile anche il suo opposto.
Nessuno identificherebbe Eastwood con la New Hollywood, eppure il processo attraverso il quale crea i suoi film non è diverso, non sono diversi i principi che lo guidano, non è diversa la visione di cinema. Il lavoro sul cinema e sul linguaggio che ha fatto a partire da modelli classicissimi statunitensi non è per niente diverso da quello operato da
Clint Eastwood compie 90 anni: ancora oggi gira e interpreta film con i medesimi principi di quando ne aveva 40. Storia di un metodo unico
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