Adam Sandler spiega come vive il rapporto critici che non amano i suoi film

Adam Sandler ha spiegato di non restare troppo colpito dalle critiche negative anche grazie a un insegnamento di suo padre...

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Adam Sandler ha dato prova più volte di essere un attore estremamente dotato e versatile comparendo in pellicole come Ubriaco d'amore, Reign over me e Diamanti grezzi, molto lontane dal genere della commedia più o meno demenziale che frequenta dagli esordi della sua carriera.

Pellicole che l'hanno proiettato fra le star più amate, specie dal pubblico americano, e che gli hanno garantito anche delle performance commerciali non indifferenti, anche nel mercato dell'home video. Non è un caso se sia stata proprio lui la prima star di richiamo "blindata" da Netflix con un accordo di esclusiva firmato nel 2014 poi rinnovato nel 2020.

Spesso e volentieri però, i film comici con Adam Sandler non sono stati accolti in modo positivo dalla critica, anzi.

Ed è di questo rapporto di certo poco "amichevole" per così dire che ha discusso in una chiacchierata in cui ha spiegato di aver imparato a gestire la cosa anche grazie al consiglio che gli diede suo padre:

A volte (rimango deluso dalle critiche, ndr.). Più che altro perché spesso invito tutte queste fantastiche persone alle quali voglio bene a fare dei film con me e vorrei non vederle alle prese con la lettura di certa merda su quello che abbiamo fatto. Ma non mi lascio sconvolgere più di tanto. Cerco di tenere sempre a mente quello che mio padre mi disse una volta. Era un duro bastardo che, nel corso della sua vita, aveva attraversato alti e bassi, come l'essere stato senza lavoro per ben due anni senza dirci niente. Ricordo che, una volta, avevo fatto qualcosa che non era andato per il verso giusto. Avevo fatto schifo sul palco o avevo cannato un'audizione, non ricordo. Ero arrabbiato e, probabilmente, imbarazzato. Mi disse "Adam, non puoi sempre essere felice. La gente non ti apprezzerà sempre. Ti capiterà di fallire". Gli dissi che "Ma io voglio solo essere un uomo felice, tutta l'altra roba non m'interessa". Al che lui rispose "Non puoi davvero sapere di essere felice se non avrai anche provato le altre sensazioni".

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FONTE: Aarp

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