Il sindacato della Equity, a tutela di registi, coreografi, scenografi, costumisti, tecnici luci, attori, scenografi, cantanti, modelle, artisti e altri lavoratori creativi in tutto il Regno Unito, ha infatti stanziato 1 milione di sterline per sostenere i membri colpiti dalla sospensione di progetti in tutta l’industria.
Equity ha chiesto ulteriori donazioni ai più abbienti dichiarando che la maggior parte dei suoi 47.000 componenti guadagna somme modeste. Tra i maggiori portavoce della campagna troviamo il premio Oscar Mark Rylance, che ha dichiarato:
La maggior parte di noi non è ricca o famosa. Veniamo assunti per la nostra flessibilità, per la nostra abilità a lasciar perdere tutto e impegnarci nel lavoro. In quanto sindacato dobbiamo dare l’esempio, un esempio di meraviglioso di ciò che significhi davvero la nostra professione. Quest’anno compio 60 anni e da 40 anni sono un attore e membro di questo sindacato. Spero di incontrare giovani attori a 80 anni che mi chiedano come ci siamo sostenuti a vicenda così generosamente durante la crisi del Coronavirus.
Il Guardian intanto sostiene che James McAvoy ha effettuato una donazione di 275.000 sterline destinata a una raccolta fondi per l’acquisto di mascherine, guanti e protezioni per il personale del National Health Service, il sistema sanitario nazionale nel Regno Unito.
La campagna ha superato le 900.000 sterline, superando l’obiettivo iniziale di 200.000. Il nuovo è di un milione.
Oltre a James McAvoy e a Mark Rylance, per aiutare le persone a fronteggiare l’emergenza Coronavirus sono scese in campo anche Netflix e la WarnerMedia.
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