La decisione della Warner Bros di distribuire i 17 film del 2021 in contemporanea al cinema e su HBO Max per un mese negli Stati Uniti ha provocato un terremoto: dure le reazioni di AMC, la più grande catena cinematografica al mondo, ma non si sono fatte attendere anche le risposte di altri importanti circuiti.

Cineworld Group, proprietario della catena americana Regal, ha espresso il desiderio di trovare un accordo con la Warner Bros attraverso un comunicato:

Siamo convinti che quando si tornerà in sala la Warner stringerà accordi appropriati sulle finestre distributive. Eravamo a conoscenza del loro piano di distribuire Wonder Woman 1984 direttamente sulla piattaforma streaming della Warner Bros, annunciato in un momento in cui i nostri cinema nel Regno Unito e negli Stati Uniti. Noi troviamo molto incoraggianti i giganteschi passi avanti riguardo il piano di vaccinazioni contro il COVID-19, che a quanto pare inizierà prima del previsto. Questo darà slancio alla nostra industria e permetterà ai nostri cinema di fare un grande ritorno. I grandi film sono fatti per il grande schermo e non vediamo l’ora di riaprire le nostre sale nel primo trimestre del 2021 per offrire ai nostri consumatori, come sempre, il posto migliore dove vedere un film.

La catena Cinemark, una delle più grandi degli USA, ha commentato seccamente:

Prenderemo decisioni un film alla volta, decidendo se distribuirli o no nelle nostre sale. Per ora, la Warner non ci ha ancora spiegato alcun dettaglio sul modello di distribuzione ibrido che intende applicare nel 2021.

Il riferimento, chiaramente, è legato agli accordi economici che, nel caso di Wonder Woman 1984, prevedono che ai cinema vada una fetta più ampia del solito degli incassi (si parla di circa il 60%). Nel caso degli accordi tra Universal e le catene americane, che prevedono una finestra ridotta tra uscita in sala e in PVOD, la major condividerà con le sale parte del ricavato dello streaming.

Mark O’Meara, proprietario di due cinema di Fairfax, ha spiegato a Variety di essersi sentito tradito dall’annuncio della Warner Bros:

La parte dell’annuncio in cui confermano che questa misura durerà tutto l’anno è sconvolgente. Sostengono che si tratti di un modello legato all’emergenza COVID, e sono certo che in parte sia vero. Ma i cinema stanno chiudendo definitivamente i battenti, le cose si stanno facendo sempre più difficili. A questo punto non credo torneremo mai più alla finestra distributiva di tre mesi, come una volta.

Jeff Logan, proprietario di una piccola catena cinematografica del South Dakota, se l’è presa con AT&T, il colosso della telefonia proprietario di WarnerMedia:

È come se non ascoltassero i notiziari, o ascoltassero quelli di tre mesi fa. Non ha senso, se si pensa al fatto che stanno per iniziare i piani vaccinali. Farlo con un film ha senso, posso capire. Ma farlo con l’intero listino non ha alcuin senso. Penso che le cose potranno tornare alla normalità più velocemente di quanto questa decisione della Warner lascia immaginare. Stanno utilizzando il Covid come una scusa per spingere la loro piattaforma streaming. Spero che tornino sui loro passi prima di un intero anno. Vedremo cosa succederà, spero che i cinema continuino a esserci, stanno giocando con il fuoco e noi siamo quelli che ne fanno le spese.

Ma secondo un nuovo report di Bloomberg, la decisione non sarebbe piombata dall’alto di AT&T, ma proprio da WarnerMedia, e in particolare da Jason Kilar, che è stato messo a capo della major alcuni mesi fa. Kilar è il co-fondatore di HULU ed ex vice-presidente di Amazon, e negli ultimi mesi ha avviato una profonda ristrutturazione dello studio per assecondare lo sviluppo di HBO Max, su cui AT&T ha investito moltissimi soldi e che il cui lancio a maggio non è stato entusiasmante come sperato. Spiega il sito:

Kilar ha preso questa decisione alla fine di novembre, durante un incontro a fine novembre con i dirigenti. […] I risultati al botteghino di Tenet sono stati visti da Kilar e John Stankey di AT&T come un’opportunità per utilizzare un approccio più coraggioso sul listino. Con i cinema chiusi o quasi deserti, lo studio avrebbe potuto utilizzare i propri blockbuster per promuovere HBO Max. “Ci svegliavamo ogni mattina pensando: come possiamo far crescere il valore di HBO Max? Quando abbiamo pensato di proporre l’intero listino dentro HBO Max senza costi aggiuntivi, abbiamo capito che avrebbe aggiunto un enorme valore”.

[…] Kilar continua a dire che la compagnia sosterrà sempre i cinema, e prevede che la Warner Bros. porterà in sala i propri film anche tra cinquant’anni. Ma si sbilancia sulla possibilità che l’industria torni ai fasti di una volta dopo il 2021. “L’unica cosa su cui possiamo contare è il cambiamento”.

Fonte: Variety | Variety | Bloomberg

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