Frank Miller sul Batman di Aronofsky: "Troppo dark addirittura per me"

Frank Miller svela alcune dinamiche dietro il defunto Batman di Aronofsky

Redattore per badtaste.


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Prima che Christopher Nolan approdasse alla regia di Batman Begins, era Darren Aronofsky il filmmaker collegato alla rinascita cinematografica dell'iconico eroe della DC Comics.

Dopo aver diretto Requiem For A Dream, Aronofsky stava lavorando a un riadattamento della seminale opera di Frank Miller Batman: Anno Uno che, però, era finita per sovvertire completamente la figura del Crociato di Gotham.

In una recente intervista con l'Hollywood Reporter Miller è tornato a parlare del progetto defunto chiarendo alcune dinamiche:

Era la prima volta che lavoravo a un progetto di Batman con qualcuno che aveva una visione di Batman più dark della mia. Il mio rispetto a lui era un tipetto simpatico.

Discutevamo spesso dicendo cose come: "Batman non lo farebbe, non torturerebbe nessuno" e così via. Alla fine la Warner Bros. lesse la nostra sceneggiatura e disse: "Non intendiamo produrre questo film". Il produttore voleva un film che i suoi figli potessero vedere, e il nostro non lo era. Non c'erano giocattoli dentro.

Ha poi ribadito quanto si era già detto della storia:

La Batmobile era semplicemente un'auto truccata e Bruce diceva addio alla sua fortuna per vivere in strada in modo da capire le condizioni di vita delle persone. Costruiva la Batcaverna in un'area deserta della metropolitana e creava la figura di Batman per combattere il crimine e le forze di polizia corrotte.

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