Sappiamo bene che tutto è ormai pronto per 28 anni dopo, il terzo capitolo della saga horror cominciata, nel 2002, con 28 giorni dopo, il film di Danny Boyle interpretato da Cillian Murphy, Naomie Harris, Brendan Gleeson e Christopher Ecclestone.

E di 28 giorni dopo, Cillian Murphy ha parlato anche a margine di un intervento fatto a un evento della SAG-AFTRA, il sindacato degli attori, registrato a dicembre ma caricato sul canale YouTube della gilda solo qualche giorno fa. Si tratta di una chiacchierata retrospettiva in cui la star, in corsa all’Oscar per il Miglior attore protagonista con Oppenheimer di Christopher Nolan, ripercorre la sua carriera.

Cillian Murphy e la sua ignoranza in materia di zombi

Proprio in riferimento a quello in 28 giorni dopo, ruolo che ha sostanzialmente inaugurato la sua carriera, Cillian Murphy spiega che, all’epoca, non sapeva praticamente nulla di zombi e affini dato che non aveva neanche visto alcun film della saga di George Romero.

L’attore dice infatti che:

Al tempo, lo dico in tutta onestà, non ero neanche troppo consapevole che stavamo facendo un film sugli zombie. È stato fatto proprio nel periodo della SARS e c’erano tutte queste informazioni che circolavano e che riguardavano la “rabbia dell’aria“. Quindi non ho mai pensato che fosse un film sugli zombie. E, anzi, se ci ripenso sono contento che all’epoca non avevo ancora visto i film di Romero perché così non mi rendevo conto di quanto fossero venerati quei film. Prima di “28 giorni dopo” non c’erano molti film sugli zombie – era un genere un po’ morto. Danny e Alex lo hanno fatto rinascere.

Murphy aggiunge poi che, nel bel mezzo della pandemia di COVID, è stato inondato di meme a tema 28 giorni dopo:

Il numero di meme di 28 giorni dopo – sì, ormai so cosa è un meme – che tutti mi hanno inviato durante la pandemia è stato pazzesco. Dimostrazione ulteriore che se qualcosa è scritto davvero bene ed ha qualità profetiche, rimane sempre profetico e rilevante.

28 anni dopo: Cillian Murphy vuole recitare nel film

Come vi dicevamo più sù, il talk con Cillian Murphy organizzato dalla SAG-AFTRA risale a dicembre, svariate settimane prima dell’effettiva conferma che 28 anni dopo si farà, che verrà prodotto dalla Sony come inizio potenziale di una trilogia e che vedrà di ritorno anche l’attore al momento “solo” nelle vesti di produttore (ECCO I DETTAGLI).

È ovvio che, già a dicembre, fosse a conoscenza di quello che stava accadendo nel dietro le quinte di questo progetto di riavvio del franchise. Motivo per cui, durante il botta & risposta, ha parlato del lungometraggio in maniera “sorniona” per così dire, ammettendo di essere disponibilissimo a tornare nei panni di Jim, il suo personaggio nella pellicola originale. Per 28 giorni dopo vennero infatti girati due finali, uno in cui Jim moriva e uno in cui sopravviveva. Venne scelto quest’ultimo.

Quando ero più giovane e un po’ più nichilista… mi piaceva l’immagine di due donne che sopravvivevano alla fine e … fan*ulo l’uomo! Ma penso che volessero la versione con la speranza.

Motivo per cui, quando gli viene chiesto “Torneresti a recitare nel sequel?” risponde:

Sono disponibile!

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FONTE: SAG-AFTRA su YouTube

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