Che quello esistente fra Alan Moore e il mondo dello spettacolo sia un rapporto decisamente conflittuale è storia nota da tempo. Dopo gli adattamenti cinematografici di From Hell e La leggenda degli uomini straordinari, Alan Moore ha voluto tagliare completamente i ponti con Hollywood: ha richiesto che il suo nome non venisse inserito da tutti quei cinecomic di cui lui non possiede i diritti originali, ma per i quali avrebbe comunque incassato degli assegni per le royalty (e difatti vengono citati solo i disegnatori).

Per tale ragione, Constantine, V for Vendetta, Batman: The Killing Joke ed entrambi gli Watchmen, il film di Zack Snyder e la serie TV HBO di Damon Lindelof, sono tutti usciti senza che il suo nome venisse riportato.

Di recente, ha svelato al Telegraph che non sta più accettando gli assegni che la DC Comics e la Warner devono corrispondergli per le suddette royalty. Il suo disprezzo verso Hollywood è tale da spingerlo a non voler neanche i soldi generati da quell’indotto: la sua richiesta è stata quella di indirizzarli nelle casse del movimento Black Lives Matter.

Non desidero più neanche condividere il denaro con loro. Non mi pare proprio, specie con i film recenti, che abbiano mantenuto quelle che credevo fossero le loro principali linee guida. Quindi ho chiesto a DC Comics di destinare tutto il denaro proveniente da eventuali future serie TV o film al movimento Black Lives Matter.

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FONTE: Telegraph

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