Ospite del Tribeca Film Festival, David Fincher è potuto tornare a parlare della pellicola che ha segnato – o meglio, marchiato a fuoco verrebbe da dire – il suo esordio alla regia di un lungometraggio, ovvero sia Alien 3 (LEGGI LO SPECIALE).

Una pellicola che, come noto, ha avuto una lavorazione molto difficile e che non rientra di certo fra le preferite da parte dello stesso Fincher fra quelle che ha girato. Eppure, spiega il filmmaker, è riuscito comunque a imparare qualcosa dalla lavorazione di Alien 3, una lezione di cui ha poi fatto tesoro nel corso della sua carriera (pur se, nel mentre, commetteva magari altri errori): mai mettersi al lavoro su film che erano già affidati ad altri e che non sono frutto della sua visione di regista.

Sono riuscito a venir fuori da una situazione veramente incasinata e ho giurato a me stesso che non avrei mai commesso lo stesso errore. Ho commesso molti errori nuovi in seguito, ma sapevo che non avrei mai più iniziato qualcosa che non avesse una sceneggiatura in cui credessi, o che non comprendessi, o che non potessi spiegare alle persone. E ho anche imparato molto il fatto che volevo fare tutti i miei errori anziché ereditare quelli degli altri.

Alien 3 doveva essere inizialmente diretto da Vincent Ward e David Fincher si ritrovò poi a bordo di un progetto con una sceneggiatura in costante cambiamento.

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FONTE: The Wrap

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