È un editoriale su Bloomberg a svelare l’intenzione da parte di Apple di investire 1 miliardo di dollari all’anno nella produzione di film da far uscire al cinema. Si tratta di una dichiarazione incoraggiante visto il momento storico difficile per le catene cinematografiche americane: Regal / Cineworld tra poche settimane potrebbe finire in bancarotta (con la relativa vendita o chiusura di diverse sale), mentre AMC Theatres (la più grande catena al mondo) non se la passa benissimo in borsa.

Peraltro è un impegno paragonabile a quello dichiarato da Amazon qualche tempo fa: la promessa di investire circa 1 miliardo di dollari per distribuire al cinema circa 12 film all’anno (anche e soprattutto grazie all’acquisizione di MGM). Ma in realtà il budget messo in campo da Apple potrebbe essere ben superiore, come evidenzia Deadline. Facendo un rapido calcolo, ecco i budget dei film in produzione e in uscita quest’anno:

  • Killers of the Flower Moon di Martin Scorsese: tra i 150 e 200 milioni
  • Il film senza titolo di Jon Watts con George Clooney e Brad Pitt: circa 100 milioni
  • Argylle di Matthew Vaughn: circa 200 milioni
  • Napoleon di Ridley Scott: almeno 100 milioni
  • Il film sulla formula uno di Joseph Kosinski e Brad Pitt: vicino ai 200 milioni

…cifre a cui va aggiunta la spesa per il marketing.

Quello che è interessante è che, almeno per ora, Apple dovrà appoggiarsi a qualcuno per portare in sala le proprie pellicole. Il candidato ideale sembra essere Paramount Pictures, che già si occuperà della distribuzione di Killers of the Flower Moon (in Italia sarà 01 Distribution con Leone Film Group), ma non è da escludere che vengano coinvolti altri studios prima che il gigante della tecnologia non decida di dotarsi di un suo braccio dedicato alla distribuzione e al marketing (e visto il calibro dei film in produzione, l’ambizione sembra essere quella), seguendo peraltro la scia di Amazon dopo l’acquisizione di MGM.

Per Apple la distribuzione sistematica in sala può avere due vantaggi: un ritorno dell’investimento e una piattaforma marketing più ampia per l’uscita, poi, in streaming su Apple TV+. Questi anni di pandemia hanno dimostrato che la sala riesce ad amplificare il lancio di un film in maniera molto maggiore rispetto alla mera uscita in streaming, anche se ovviamente dipende dal film.

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