La prima volta che si è parlato di un nuovo Conan interpretato da Arnold Schwarzenegger risale a più di dieci anni fa, a quando, terminati gli impegni politici come governatore della California, la star stava ricominciando a calcare i set hollywoodiani.

Il progetto però è poi finito, nonostante degli aggiornamenti più o meno costanti di Schwarzie, nel cosiddetto development hell.

Nel 2019, prima del Covid, Arnold Schwarzenegger spiegava che la situazione di Conan il Conquistatore, questo il titolo del nuovo film, era bloccato da una complicata situazione collegata ai diritti di sfruttamento (ECCO TUTTI I DETTAGLI) che andava inevitabilmente a cozzare con la sua volonta di tornare nei panni dell’iconico personaggio.

È cambiato qualcosa nel mentre? Assolutamente no. A spiegarlo è sempre l’attore nel profilo che l’Hollywood Reporter gli ha dedicato in vista dell’arrivo, su Netflix, della serie TV Fubar.

È in sospeso da 10 anni. Frederik Malmberg possiede i diritti. È venuto da me e mi ha detto “Oh, ho fatto un accordo con Netflix”. E quando chiediamo informazioni a Netflix scappa fuori che loro non ne sanno nulla. È una di quelle situazioni folli. Spero che si riesca a risolvere. Andrebbe fatto come Gli spietati, dove si prende chiaramente atto dell’età del personaggio. C’è una grande sceneggiatura di John Milius, poi altri ne hanno scritte delle altre. La storia c’è. Ci sono registi che vorrebbero dirigerlo. Ma lui ha i diritti e fino a che non li vede per uno o due film, o per l’intero franchise, non c’è niente da fare.

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FONTE: THR

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