Assassinio a Venezia è ora nei cinema. Il terzo episodio del Poirot di Kenneth Branagh mira a creare un’atmosfera soprannaturale e a spaventare lo spettatore.

Ma non è solo lo spettatore che Branagh puntava a terrorizzare…

Il produttore esecutivo del film James Pritchard racconta infatti in un’intervista con The Direct che il regista spesso non raccontava agli attori cosa sarebbe accaduto nelle scene chiave. Lo stesso Branagh già ne aveva accennato.

Ecco cosa ha detto Pritchard:

Penso che alla fine tutto si riduca a Kenneth Branagh in termini del prendere la sceneggiatura e creare quell’atmosfera, mantenere quel tono… Voglio dire, non ho passato tanto tempo sul set perché era la fine del COVID e le persone erano molto attente. E non volevano estranei lì. Ma ho capito che lui spaventava deliberatamente il cast quando erano sul set. Quindi un po’ della paura che vedete è genuina. Non gli diceva cosa sarebbe accaduto. Penso che questo faccia parte del mantenere il tono e lo spirito del film.

Assassinio a Venezia vede Poirot coinvolto suo malgrado in una seduta spiritica nella città lagunare. Quando però uno degli ospiti viene assassinato è tempo per l’investigatore belga di immergersi in un mondo di ombre e misteri.

Trovate tutte le informazioni sul film nella nostra scheda.

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