In un’intervista con Screenrant, James Cameron ha raccontato un retroscena sul suo lavoro alla sceneggiatura di Avatar 2.

Per il sequel, il regista ha deciso di lavorare con un team di scrittori ai quali ha proposto 800 pagine di appunti prima di iniziare la stesura dello script vero e proprio, per concentrarsi su un obiettivo ben preciso. Ecco le sue parole:

Ho buttato giù un mucchio di appunti per sei mesi. Letteralmente ogni giorno, seduto alla mia scrivania, parlavo del mondo, dei personaggi, cercavo di capire cosa fosse successo il giorno dopo che Jake si era svegliato nel corpo di un Na’vi, e portavo avanti la storia. Sapevo di avere in mente alcuni obiettivi.

Il primo giorno sono entrato con tutta la writers room e ho mollato 800 pagine di appunti, con interlinea singola. Ho detto: “Fate i compiti e poi ne parliamo“. Poi ci siamo riuniti e la prima cosa che ho chiesto loro è stata: “Prima di iniziare a discutere di nuove storie, cerchiamo di capire come funzionava la prima storia. Su cosa si concentravano le persone, cosa funzionava per loro?“. Ne abbiamo discusso a lungo e ogni idea che ci veniva in mente, man mano che procedevamo, doveva misurarsi con quello standard.

Doveva colpire il cuore, la mente, l’immaginazione e qualcosa di ancora più profondo, che era difficile da quantificare. Qualcosa che si può definire spirituale o subconscio. Una sorta di connessione che non si può descrivere a parole. E ho detto: “Se non riusciamo a farlo di nuovo, allora falliremo“.

Vi ricordiamo che il film sarà nelle sale italiane dal 14 dicembre. Trovate tutte le informazioni nella nostra scheda.

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FONTE: Screenrant

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