In quasi tutto il mondo, il trend social del Barbenheimer che ha sostanzialmente decretato il trionfo commerciale del film di Barbie di Greta Gerwig e di Oppenheimer di Christopher Nolan è stato salutato con divertimento e interesse.

Divertimento perché… sappiamo ormai come funzionino internet e i social quando si creano dei tormentoni: nascono meme, video buffi e quant’altro. Interesse perché qualcosa che è sostanzialmente nato in maniera autonoma, senza l’intervento (per lo meno iniziale) dei reparti marketing di due multinazionali come la Warner Bros e la Universal – che anzi, al principio sarebbero stati anche mediamente scossi da questo accostamento e da un’iniziativa imprevedibile e difficilmente pilotabile – che è poi finito per avere un effettivo peso sulle performance al botteghino dei due lungometraggi.

All’inizio dell’articolo abbiamo però affermato che si tratta di un trend che è stato “salutato con divertimento e interesse” in quasi tutto il mondo.

Quel quasi è rappresentato dal Giappone, la nazione che nel corso della Seconda Guerra Mondiale, subì i lanci degli ordigni nucleari battezzati Little Boy e Fat Man su Hiroshima e Nagasaki che generarono un numero di vittime dirette stimato fra le 150.000 e le 220.000. L’unico paese ad aver fatto materialmente i – tragici – conti con l’uso di un’arma atomica nel corso di un conflitto.

Nel corso del fine settimana, l’hashtag #Barbenheimer è diventato trending in Giappone insieme a quello #NoBarbenheimer e si sono levate moltissime voci critiche su come, in Occidente, si stia facendo ironia andando a collegare insieme un film “faceto” come Barbie e una tragedia come quella che ha colpito la nazione asiatica 78 anni fa, evento, questo, collegato proprio alla storia raccontata in Oppenheimer (film che, lo ricordiamo, ad oggi non ha una data di uscita in Giappone).

Una polemica, questa, che ha visto contrapposte anche le divisioni nipponica e americana della stessa Warner Bros. Tutto nasce dal fatto che la casa madre americana della major produttrice di Barbie, ha risposto con un “Sarà un’estate da ricordare” a un tweet di Discussing Film con un fanposter del Barbenheimer che vedeva la bambola di Margot Robbie portata in spalla dall’Oppenheimer di Cillian Murphy mentre alle loro spalle si vedono le fiamme e il fumo di un’esplosione atomica (lo potete trovare più in basso in questa pagina).

Tramite il profilo twitter di Barbie Japan, Warner Japan ha pesantemente biasimato l’operato social del team statunitense:

Considerato che i film Barbie e Oppenheimer sono stati entrambi distribuiti in America il 21 luglio, attualmente c’è un movimento guidato dai fan d’oltremare per guardarli insieme (#Barbenheimer), ma non si tratta di un movimento ufficiale. Riteniamo estremamente spiacevole che l’account ufficiale della casa madre americana per il film ‘Barbie’ abbia reagito ai post sui social media dei fan di ‘Barbenheimer’. Consideriamo questa situazione molto seriamente. Chiediamo alla sede statunitense di prendere provvedimenti adeguati. Ci scusiamo con coloro che sono stati offesi da questa serie di reazioni prive di tatto. Warner Bros Japan

Warner Bros US ha fornito a Deadline la seguente risposta di scuse:

Warner Brothers si scusa per il suo recente e insensibile coinvolgimento sui social media. Lo studio offre le sue scuse più sincere.

Le varie interazioni social fatte con i profili istituzionali di Barbie sono stati eliminati, secondo quanto riportato da Deadline.

Ma, ormai, la frittata è stata fatta come si suol dire. E le critiche al Barbenheimer in Giappone vengono portate avanti da tutti, non solo dalle frange più nazionaliste, a testimonianza di come la cicatrice atomica sia ancora particolarmente avvertita nel Sol Levante in tutta la popolazione. Shunichi Murata del partito socialista democratico scrive ad esempio:

Come individuo bisessuale nato e vissuto in Giappone, protesto contro l’uso dei meme relativi al Barbenheimer per scherzare sulle bombe atomiche di Hiroshima e Nagasaki. Vi prego di ricordare che ci sono ancora persone che soffrono a causa delle conseguenze delle bombe atomiche. Il signor Oppenheimer si è pentito successivamente del suo coinvolgimento nello sviluppo di armi nucleari ed è stato coinvolto in attività a favore del divieto delle bombe all’idrogeno. Successivamente è stato espulso dagli incarichi pubblici a causa della “Paura Rossa” e ha vissuto sotto costante sorveglianza da parte delle autorità. Non avrebbe voluto vedere utilizzati in questo modo questi meme su Internet derivati da un film che lo raffigura.

C’è anche chi fa notare che per un giapponese, vedere quest’ironia sulla bomba atomica sarebbe come fare delle battute e dei meme sull’11 settembre per uno statunitense:

C’è chi si domanda se la prossima proposta della Mattel sarà una Barbie che riporta su di sé gli effetti devastanti di un’esplosione atomica:

Chi specifica che, nonostante i meme in sé siano di cattivo gusto, le critiche nascono dal fatto che il trend sia stato abbracciato dai profili ufficiali di Barbie:

E chi invece adotta la politica dell’occhio per occhio:

Cosa ne pensate? Se siete iscritti a BadTaste+ potete dire la vostra qua sotto!

FONTE: Twitter, Deadline, Gizmodo

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