Il mercato cinese, negli ultimi anni, è diventato sempre più importante per il successo al botteghino globale dei grandi blockbuster, e per Black Widow non sarà da meno. Il fatto che la pellicola dei Marvel Studios non abbia ancora una data di uscita nella repubblica popolare è un problema non di poco conto, quindi.

Secondo quanto segnala Variety, il cinecomic ha ricevuto il via libera per la distribuzione in Cina nel mese di marzo, eppure ad oggi – probabilmente per questioni politiche – non è stata ancora annunciata una data. Questo potrebbe compromettere e non poco gli incassi del film, anche e soprattutto a causa della pirateria.

La Disney ha infatti scelto di distribuire Black Widow in contemporanea al cinema e in streaming con Accesso VIP su Disney+: una decisione sofferta ma necessaria visto che in molti paesi (soprattutto negli Stati Uniti e in Europa) sono ancora in vigore limitazioni nella capienza delle sale e il pubblico sta pian piano tornando a riempire i cinema. Il lancio internazionale del film è quindi il più ampio possibile, per evitare che l’uscita in digitale possa smorzarlo a causa della pirateria: 46 i territori nei quali Black Widow è uscito in questi giorni, incluso Hong Kong.

La disponibilità sulle piattaforme pirata e su torrent del film in 4K grazie all’uscita su Disney+ potrebbe quindi danneggiare irreparabilmente il box-office del film in Cina se non verrà stabilita rapidamente una data di uscita in breve tempo, cosa che le autorità non sembrano intenzionate a fare. Variety, nel parlare del problema, sottolinea che su numerosi siti cinesi sono già disponibili copie pirata del film in altissima qualità, alcune con sottotitoli cinesi (spesso realizzati in maniera amatoriale).

La stessa situazione ha avuto un impatto notevole sul lancio di Mulan in Cina: il blockbuster ha infatti incassato solo 23 milioni di dollari nel primo weekend e 41 milioni a fine corsa, e una delle ragioni è dovuta al fatto che il film fosse già disponibile in digitale.

Negli ultimi mesi il governo cinese ha rinviato e riprogrammato le uscite di numerosi film di Hollywood, e nel mese di luglio anche le uscite locali saranno pochissime, per via di una censura politica imperante dovuta alle celebrazioni del centenario del partito comunista, per cui verrà data visibilità principalmente a film propagandistici (i quali, tuttavia, non stanno avendo un grande successo). I maggiori successi di questi primi dieci giorni del mese sono 1921 e The Pioneer, che hanno incassato rispettivamente solo 58 e 15.4 milioni di dollari.

Al momento Variety afferma che blockbuster come Black Widow e altri film Hollywoodiani potrebbero non uscire in Cina prima di metà agosto, quando probabilmente finiranno per cannibalizzarsi. Vi terremo aggiornati.

 

 

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