All’indomani dell’esordio molto deludente di Wish al box-office americano, Bob Iger e il management Disney hanno incontrato i dipendenti in una riunione virtuale. È passato un anno dal suo re-insediamento come CEO, e all’epoca Iger aveva tenuto una riunione simile annunciando una riorganizzazione che avrebbe riportato i creativi al centro delle attività dell’azienda – ma che avrebbe comportato anche migliaia di licenziamenti. I licenziamenti ci sono stati (parliamo di circa 7000 impiegati), i conti hanno iniziato a migliorare, ma il 2023 come vi spiegavamo lunedì è stato un anno nero quanto a incassi cinematografici, e questo non ha certo contribuito a migliorare il morale dei dipendenti rimasti.

“Sapevo che ci sarebbero state una miriade di sfide da affrontare tornando a ricoprire questa carica,” ha commentato Iger all’inizio della riunione. “Non dirò che sia stato facile, tuttavia non ho avuto alcun dubbio o ripensamento circa questa mia decisione, ed essere tornato CEO rimane ancora fantastico. […] Ho dei motivi reali – e ce li ha tutta la Disney – per essere ottimista, a partire dal fatto che siamo la Disney. La Disney è un brand a sé stante, ma è anche un’azienda ombrello che ospita molti asset e molti grandi brand”.

Iger non ha fatto grandi annunci, né un discorso programmatico vero e proprio sulle strategie future, affidando piuttosto al team di dirigenti al suo fianco il compito di aggiornare i dipendenti sull’andamento dell’azienda. Ha però commentato gli scarsi risultati dei film al botteghino, reiterando il concetto già espresso recentemente: “Ne ho parlato spesso ultimamente, perché una delle ragioni da cui credo dipenda questa situazione è che abbiamo fatto troppo. Penso che quando si tratta di creatività, la qualità sia tutto, e la quantità spesso può distruggere la qualità. Il racconto è alla base di ciò che facciamo come azienda. […] Ho passato l’anno assieme al nostro team, cercando di aggiustare un mucchio di cose. Ma penso che siamo emersi dal periodo in cui abbiamo aggiustato le cose, e siamo passati a un periodo in cui inizieremo a costruire, ed è molto più divertente”.

Assieme a Iger hanno parlato Alan Bergman e Dana Walden, che sono a capo della divisione intrattenimento (che include cinema, televisione e streaming), Jimmy Pitaro (il canale sportivo ESPN), e Josh D’Amaro (i parchi). Bergman e Walden hanno ricordato che a marzo (dopo un test a dicembre) verrà lanciata un’app unica che unirà l’esperienza Disney+ con quella di HULU negli Stati Uniti. Pitaro ha aggiornato sulla ricerca di partner strategici per “isolare” ESPN (si parla di un vero e proprio spin-off). D’Amaro ha ovviamente ricordato i 60 miliardi di dollari di investimento nei parchi previsti per il prossimo decennio e il recente lancio di Frozen Land a Hong Kong Disneyland.

In molti però hanno sottolineato come i dipendenti abbiano accolto con stupore l’assenza di un Q&A: la riunione non ha quindi permesso un vero e proprio feedback.

Fonte: Variety / Deadline

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