Come anticipato dalle dichiarazioni di Vittorio Storaro, Café Society di Woody Allen non è stato girato in pellicola ma in digitale. Nel corso di una delle ultime conferenze stampa sul film, i produttori Letty Aronson e Edward Walson hanno parlato proprio del ruolo di Storaro e dello stile adottato con Allen per dare al film un aspetto del tutto peculiare.

Aronson: Woody era abbastanza preoccupato della faccenda, ma per fortuna siamo stati fortunati ad avere Vittorio Storaro per questo film. Anche Vittorio non aveva mai girato in digitale, ma sapeva bene che è il futuro e quindi si è premurato di convincere Woody.

Walson: E credo che entrambi abbiano dato un look particolare al film, in maniera diversa da come molti altri filmaker fanno oggi, anche quando girano in digitale. C’è un elemento artistico particolare in questo film, anche perché entrambi sanno bene quando è meglio usare la luce naturale o quando invece ricorrere a quella artificiale. Credo che siano stati attentissimi nel tentare di ricreare la qualità della pellicola attraverso la luce. Hanno proprio cercato di ricreare l’illusione che il film fosse girato in pellicola, con risultati migliori rispetto a molti altri film girati in digitale oggi.

Café Society è stato presentato allo scorso Festival di Cannes (qui trovate la nostra recensione del film)

La storia ruota attorno a un giovane uomo che arriva nella Hollywood degli anni trenta del secolo scorso sperando di lavorare nell’industria cinematografica. Si ritroverà trascinato nella “café society” (il termine precedente a quello di “Jet Set” nato negli anni cinquanta) che definiva lo spirito dell’epoca.

Nel cast troviamo Kristen Stewart e Jesse Eisenberg affiancati da Blake Lively, Parker Posey e Steve Carell (che ha rimpiazzato Bruce Willis a riprese già ampiamente in corso).

Fonte: Collider

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