In occasione della sua prima collaborazione con Woody Allen, il tre volte premio Oscar Vittorio Storaro ha utilizzato un mix di tecniche vecchie e nuove per immortalare il mondo di Café Society. Il film è stato girato in digitale, ma prendendo ispirazione da direttori della fotografia come Alfred Stieglitz e Edward Steichen, così come da pittori come Edward Hopper e Georgia O’Keffe. Storaro, vincitore di tre statuette per Apocalypse Now, Reds e L’Ultimo Imperatore, ha giocato ancora una volta con la luce per raccontare una storia ambientata negli anni 30 del secolo scorso, utilizzando il top di gamma della linea F65 4K della Sony e la più leggera F55 come steadycam.

Qualche anno fa si trattava di scegliere: pellicola o digitale. Non era una scelta facile: i produttori ritenevano che il digitale fosse meno costoso e più rapido, ma non è così. Ma quando Woody mi ha chiamato gli ho detto “Non puoi fermare il progresso”. E quando ho esaminato la Sony F65 ho detto “Dobbiamo girare con questa”. La mia ispirazione a volte è solo l’inizio di qualcosa, e mi dà la sensazione di dover adottare un determinato aspetto visuale.

Storaro ha poi parlato del look del film, che è il primo progetto di Woody Allen girato in digitale.

Una volta stabilito quali look dare al Bronx e a Hollywood, non appena il protagonista torna a New York troviamo una New York differente. Questo è il mondo di Café Society, che mostra che New York non era solamente il Bronx e gente povera, ma che c’era una classe sociale che andava a cena in smoking. Le scene si fanno più luminose e i colori assumono un tono più sofisticato, mi sono ispirato allo stile Art Déco dei dipinti di Tamara de Lempicka.

Tra le sue dichiarazioni, l’urgenza di aggiornare la tecnologia delle sale:

La sfida ora è di cambiare i proiettori. Gran parte delle sale proiettano a 2K, quindi noi registriamo una gran quantità di materiale che poi non viene mostrato correttamente. Cerco di spingere l’industria a adottare il 4k a 16-bit.

Café Society è stato presentato allo scorso Festival di Cannes (qui trovate la nostra recensione del film)

La storia ruota attorno a un giovane uomo che arriva nella Hollywood degli anni trenta del secolo scorso sperando di lavorare nell’industria cinematografica. Si ritroverà trascinato nella “café society” (il termine precedente a quello di “Jet Set” nato negli anni cinquanta) che definiva lo spirito dell’epoca.

Nel cast troviamo Kristen Stewart e Jesse Eisenberg affiancati da Blake Lively, Parker Posey e Steve Carell (che ha rimpiazzato Bruce Willis a riprese già ampiamente in corso).

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