La conversazione si è poi spostata sui film pieni di effetti visivi e sul fatto che possano essere un po’ inibitori per gli attori.
Quando diventa tutto un po’ troppo tecnico, il lavoro diventa molto rigido. E a un tratto ti ritrovi a dover ritagliarti il tuo piccolo spazio piuttosto che avere un film interamente dedicato a te.
Il riferimento è a Pacific Rim, il film sci-fi di Guillermo del Toro che alla fine ha preferito i robot e gli scontri tra mostri ai piloti di Jaeger.
Credo che la genesi del mondo e la creazione dei mostri sia davvero eccitante come elemento secondario della narrazione. Ma quando diventa più importante, mi rende nervoso e quindi mi abbatte. Con Pacific Rim abbiamo puntato a un connubio tra le due cose, ma sento che alla fine è stato lo spettacolo a primeggiare, piuttosto che la storia.
Pacific Rim 2, in tal senso, rappresenterà una seconda occasione per l’attore. Le riprese, infatti, dovrebbero partire a novembre.
Spero che rimedieremo con il secondo. Non sto dicendo che non vado fiero del film, a me è piaciuto tanto, credo che abbia trasmesso esattamente ciò che doveva. Ma secondo me si potevano approfondire meglio i personaggi e la storia.
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