Vi abbiamo già detto che, nei giorni scorsi, Chris Evans ha partecipato come ospite all’Emerald City Comic-Con occasione durante la quale ha svelato che amerebbe davvero tanto partecipare a u film fantasy in stile Il Signore degli Anelli.
Sempre dallo stesso panel, la star ha potuto anche spiegare ai presenti qual è il suo film preferito fra quelli che ha girato insieme ai Marvel Studios, ovvero Captain America: The Winter Soldier.
Dice Chris Evans:
Captain America: The Winter Soldier è il film Marvel preferito a cui ho preso parte. Non solo per il film in sé, ma per l’esperienza complessiva che ho vissuto. Nel primo film ero così nervoso. Sai in cosa ti stai cacciando e, di conseguenza, giochi in difesa e giochi per non perdere. Quando è arrivato Winter Soldier, stavamo giocando per vincere. Ed è stato il primo film fatto con i fratelli Russo. Abbiamo corso più rischi e il personaggio sembrava decisamente più approfondito. È stata una delle esperienze più soddisfacenti che ho avuto nel mio percorso all’interno del Marvel Cinematic Universe.
I cinecomic meritano più credito
L’attore ha anche parlato di un tema, quello della stanchezza da film di supereroi, di recente affrontato anche da Paul Dano, l’interprete dell’Enigmista in The Batman di Matt Reeves (ECCO TUTTI I DETTAGLI).
Per Chris Evans si tratta di pellicole complicate da girare che meritano qualche attestato di stima in più:
Si tratta di grandi, enormi film. Spesso ci sono molti cuochi in cucina, me ne rendo conto. Ma l’evidenza empirica è questa: non sono facili da realizzare. Se fosse più facile, ci sarebbero molti buoni film in più. Non dico questo per criticare il genere, ci mancherebbe! Ho fatto parte di qualche cinecomic che ha davvero colpito il centro del bersaglio. Succede. Fare un film è difficile. E se piazzi più cuochi in cucina non rendi le cose necessariamente più facili. Non voglio parlare di film specifici nel novero di quelli realizzati dalla Marvel, ma alcuni di essi sono fenomenali. E lo sono in quanto film grandi indipendentemente e oggettivamente a prescindere dal genere di appartenenza e penso che meritino un po’ più di rispetto.
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FONTE: via Deadline
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