Era novembre del 2022 quando, in una puntata della sua docuserie Limitless (e in un’intervista con Vanity Fair), Chris Hemsworth rivelava di aver scoperto di avere una predisposizione genetica per il morbo di Alzheimer, e che per questo era pronto a staccare per un po’ da Hollywood. Qualche mese dopo l’attore aveva ridimensionato la cosa, non a caso è comparso in diversi film da allora e a breve lo vedremo come villain di Furiosa: a Mad Max Saga.

Proprio in occasione del lancio del film di George Miller a Cannes, Hemsworth è tornato sull’argomento in una lunga intervista con il Times, spiegando quanto l’aver scoperto questa sua famigliarità con l’Alzheimer gli abbia cambiato la vita – in meglio e in peggio.

L’attore appartiene al 2-3% di popolazione che ha due copie del gene APOE4, che indica una predisposizione genetica alla malattia: suo nonno Martin aveva due copie del gener ed è morto proprio di Alzheimer l’anno scorso a 83 anni. Suo padre Craig, che ha 68 anni, ha da poco sviluppato i primi sintomi:

Insomma, è nella nostra famiglia. Ho visto mio padre attraversare la malattia, e vedere mio padre… Insomma, si nota. Ma nel mio caso dovrebbe manifestarsi come problema tra un paio di decenni, almeno spero. E in base a ciò che faccio ora, potrebbe essere meno problematico in futuro. Non ha alcun senso che io aspetti i 60 anni per iniziare a preoccuparmene e assicurarmi che il declino cognitivo non mi colpisca.

Nonostante quest’ansia costante, Hemsworth è felice di aver fatto il test e incoraggia gli altri a farlo. Attualmente, cerca di prevenire i futuri sintomi della malattia attraverso l’esercizio, l’alimentazione e uno stile di vita salutare.

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