Da grande sostenitore della distribuzione theatrical, Christopher Nolan ha ammesso senza mezzi termini di essere un fan di Taylor Swift specie in riferimento al modello distributivo che l’artista ha voluto dare al suo The Eras Tour, la versione cinematografica del colossale concerto che sta portando in giro per gli Stati Uniti e il mondo.

Forse ricorderete infatti che, quando è stato annunciato a sorpresa che The Eras Tour sarebbe arrivato nei cinema nei fine settimana di ottobre, le major avevano un po’ storto il naso, spaventate dal fatto che Taylor Swift avrebbe potuto distogliere l’attenzione dai vari film in sala. Difatti c’è stato anche chi, come Universal e Blumhouse, ha deciso di anticipare di una settimana la distribuzione di L’esorcista – il credente per evitare lo scontro diretto. La risposta delle maggiori catene cinematografiche è stata un po’ all’insegna di un proverbiale “pan per focaccia”: considerato che svariati film dei più grossi studios erano stati rimandati unilateralmente per colpa dello sciopero degli attori e la conseguente impossibilità di fare promozione da parte delle varie star, perché i cinema non avrebbero dovuto accettare di recuperare il mancato apporto monetario grazie al fenomeno Taylor Swift e al giro d’affari che sicuramente avrebbe generato?

Proprio per tale ragione, spiega Christopher Nolan, Taylor Swift ha impartito una vera e propria lezione alle major. Parlando con sua moglie Emma Thomas e il premio Pulitzer Kai Bird (autore del libro da cui è stato tratto Oppenheimer) al CUNY Graduate Center dice:

Taylor Swift ha dato una lezione agli studi cinematografici, perché il suo film concerto non è distribuito dalle major. È distribuito dal proprietario stesso della catena cinematografica, da AMC, e guadagnerà una somma enorme. Ecco il punto: è un format, un modo di vedere le cose e condividere storie, o condividere esperienze che è incredibilmente prezioso. E se loro [gli studi] non vogliono percorrere questa strada, lo farà qualcun altro. È un dato di fatto.

Negli Stati Uniti, Taylor Swift trattiene il 57% ai 19,89$ del prezzo del biglietto con la restante parte che va dritta nelle mani delle sale cinematografiche.

Sempre in merito al fenomeno Taylor Swift, anche in relazione a Oppenheimer, Christopher Nolan aggiunge:

Ogni volta in cui ha successo un film per cui la cosa non era prevista, è un fattore incoraggiante per Hollywood e per i filmmaker. C’è una tensione a Hollywood tra ciò che è familiare e ciò che si prevede che faccia soldi – quello è il pane quotidiano su cui si basano gli studi per rimanere in affari – e il desiderio del pubblico per qualcosa di nuovo, di fresco. Quando ha successo un film senza che ce lo aspettassimo, e noi (con Oppenheimer, ndr.) abbiamo superato di gran lunga le nostre aspettative più alte, è incoraggiante per gli studi e i filmmaker. Quella tensione, quella realtà tra commercio e arte, quella formula non cambia mai a Hollywood.

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FONTE: via YouTube

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