In Civil War, in arrivo nelle sale italiane il 18 aprile (GUARDA IL TRAILER), Kirsten Dunst interpreta una giornalista agguerrita che viaggia attraverso gli Stati Uniti durante la seconda Guerra civile americana. In un’intervista con Variety l’attrice ha presentato il film con queste parole:

Credete che non sia un’opera politica? È un film contro la guerra. Dopo averlo visto, ti viene voglia di parlarne per un po’ con le persone. E credo che qualsiasi film che faccia questo sia incredibile. L’intero film è aperto all’interpretazione. Per quanto mi riguarda, ho accettato che alcune cose non fossero spiegate. Civil War permette allo spettatore di farsi una propria opinione su ciò che sta guardando.

La pellicola diretta da Alex Garland infatti è ambientata in un futuro non troppo distante, ma contiene molti parallelismi con la stretta attualità, a partire dal Presidente degli Stati Uniti (nel film interpretato da Nick Offerman) che dopo essere stato sfiduciato scioglie l’FBI e si rifiuta di lasciare la Casa Bianca. Dunst però non ci vede una diretta connessione con Donald Trump:

[Il personaggio] mi sembra fittizio. Non voglio fare paragoni perché è l’antitesi del film. È solo un presidente fascista. Ma non ho pensato che il personaggio di Nick fosse una certa figura politica. Ho solo pensato che questo è un presidente, in questo mondo, che non rispetta la Costituzione e la democrazia.

Pur considerando Civil War un film di finzione, c’è però un suo aspetto che l’attrice considera molto reale: la grande divisione all’interno del Paese, alimentata dai media che “ci costringono a scegliere da che parte stare. Tutto è molto più complicato di così“.

L’attrice poi ricorda quando ha letto per la prima volta lo script del film:

Ero completamente immersa. Ricordo che mi sentivo come se non avessi mai letto nulla di simile prima d’allora. Non avevo mai fatto niente del genere. E so che la scelta [per la parte della protagonista] era tra me e un’altra attrice [Dunst non rivela il suo nome, ma sostiene che loro due siano molto diverse].

E poi lo stesso regista a lodare il lavoro dell’attrice:

So che la gente è scettica a proposito degli attori. Molti pensano: “È un lavoro facile. Esci dalla tua roulotte, fingi davanti a un obiettivo per un po’ e poi torni indietro“. È più difficile di così. E una delle cose che Kirsten doveva fare era essere dura e vulnerabile davanti alla macchina da presa, e credo anche in se stessa, e penso che l’abbia fatto in modo eccellente.

Che ne pensate delle parole di Kirsten Dunst su Civil War? State attendendo il film diretto dal regista Alex Garland?

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FONTE: Variety

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