Quello che si temeva alcuni giorni fa si è effettivamente avverato e sembra non esserci più una luce in fondo al tunnel per Coyote vs. Acme.

A inizio anno sembrava quasi certo che il film potesse trovare un distributore, invece qualche settimana dopo si è fatta avanti l’ipotesi che Warner Bros. Discovery fosse pronta ad archiviare definitivamente la pratica, pensando addirittura di non citare nemmeno il film durante l’annuncio dei dati trimestrali del 23 febbraio, e così è stato.

Durante la conferenza l’amministratore delegato dello studio David Zaslav non ha fatto alcuna menzione di Coyote vs. Acme, ma, anzi, ha alimentato ulteriormente le preoccupazioni annunciando una svalutazione dei contenuti di Warner Bros. Discovery del valore di 115 milioni di dollari definendolo “un piano di riallineamento strategico associato a Warner Bros. Pictures Animation group“.

All’interno di quel dato potrebbe esserci proprio il film animato costato 70 milioni di dollari, il cui destino è rimasto in bilico per mesi e mesi.

Dallo scorso autunno è partita una campagna per salvare il film con l’hashtag #ReleaseCoyoteVsACME capitanata dall’attore e doppiatore Eric Bauza.

Qualunque cosa accada al film, a nome di tutto il cast e la troupe voglio solo esprimere quanto siamo grati dell’amore, del sostegno e delle parole di incoraggiamento che abbiamo ricevuto con #ReleaseCoyoteVsACME” ha scritto venerdì. “La battaglia per far distribuire il film va oltre il salvataggio di una bellissima creazione. Stiamo cercando di preservare l’integrità e l’importanza di questi personaggi iconici proteggendo al contempo il processo creativo della narrazione tutti insieme“.

Stando alle ultime voci di corridoio trapelate alcuni giorni fa, sembra che dopo aver rifiutato le offerte di vari streamer e studi per acquisire il film, la Warner Bros. Discovery abbia deciso di tagliare i ponti con la pellicola. Tra gli interessati vi sarebbero stati Netflix, Amazon – MGM e la Paramount Pictures con quest’ultima impegnata a portare il film al cinema, una mossa che avrebbe gratificato anche i realizzatori del film, permettendo al pubblico di vederlo sul grande schermo com’era stato pensato inizialmente.

A quanto pare, però, la Warner Bros. avrebbe prteteso 75/80 milioni di dollari da qualunque compratore, senza accettare compromessi o trattative sul prezzo. Archiviando definitivamente il film, invece, avrebbe ottenuto una svalutazione di 35/40 milioni di dollari nel bilancio. Come sembra sia successo.

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