Lo sceneggiatore e regista David Mamet ha più volte confessato di non apprezzare l’apertura di Hollywood alla diversificazione. Dopo aver contestato le “censure” delle grandi compagnie progressiste nel suo ultimo libro, sottolineando l’importanza della libertà di espressione, Mamet si è scagliato contro la DEI (diversità, equità, inclusione) in occasione del Los Angeles Times Festival of Books.

La DEI è spazzatura” ha detto in occasione della promozione del suo libro Everywhere an Oink Oink: An Embittered, Dyspeptic, and Accurate Report of Forty Years in Hollywood. “È un totalitarismo fascista“.

Ha ad esempio criticato le regole sull’inclusione dell’Academy per ottenere una candidatura all’Oscar: “L’idea che non possano darti una cazz* di statuetta a meno che tu non abbia il 7% di questo, l’8% di quello…è invadente“.

Mamet ha riconosciuto che la discriminazione ha effettivamente negato la partecipazione a Hollywood di alcuni gruppi di persone per molto tempo, ma crede che adesso la situazione sia diventata diametralmente opposta. “Non spetta all’industria del cinema occuparsi di didattica razziale, così come non spetta ai vigili del fuoco” ha aggiunto, facendo ridere il pubblico e aggiungendo che i suoi colleghi farebbero meglio a vendere popcorn piuttosto che cercare di migliorare la rappresentazione delle donne, delle persone queer e di altri gruppi marginalizzati.

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