Ospite del Zurich Film Festival (via Variety), Diane Kruger ha avuto modo di riflettere sulla sua carriera, a partire dal film che l’ha resa un volto noto al grande pubblico, Troy, in cui interpreta Elena di Troia.

Ecco il suo ricordo:

Lo studio non voleva per forza assumermi. È stato Wolfgang [Petersen] a lottare per me. Pensavano che fossi troppo magra, o cose del genere. Ho dovuto volare a Hollywood per un provino, mi hanno messo un costume e hanno cercato di farmi sembrare più “rotonda”. È stato uno di quei momenti in cui ti siedi in un ufficio pieno di uomini anziani che ti guardano dall’alto in basso. Mi sentivo come se fossi stata presentata in un modo che non era affatto il mio.

Quando poi ha iniziato le riprese, si è sentita come catapultata in un altro mondo:

È stato esilarante, ma era un circo. I set erano enormi, i paparazzi volavano in elicottero in attesa di Brad Pitt. È stato pazzesco! Quando il film è uscito, la stampa in Germania è stata davvero molto dura con me. Hanno trovato mio padre, che non vedevo da quando avevo 13 anni. Hanno inventato delle storie. È stato davvero duro.

Quando il film è stato presentato in anteprima a Cannes, si sentiva “molto insicura e molto triste”, trovando sollievo grazie a Brad Pitt, protagonista della pellicola:

Pensavo: “È così che sarà, per sempre? Non riesco a sopportarlo”. Brad vedeva che ero sconvolta. Venne in camera mia e mi disse: “Ho sentito delle cose e voglio che tu sappia che ora sei una di noi. Non dargliela vinta“. Era così incredibilmente gentile. Ha davvero cambiato molte cose per me.

5 anni dopo, Kruger ritrova nuovamente il collega in Bastardi senza gloria di Quentin Tarantino, dove veste i panni di Bridget Von Hammersmark, famosa attrice tedesca. Una parte per cui, anche in questo caso, ha dovuto lottare:

Tarantino non voleva assumermi. L’aveva scritto per qualcun altro, voleva qualcuno “autenticamente tedesco”, e pensava che io non lo fossi. Ho dovuto volare in Germania a mie spese e mi ha chiesto di imparare 15 pagine di dialogo, in tedesco e in inglese. È stato incredibilmente difficile e ho avuto due giorni per prepararmi, ma sapevo di essere adatta alla parte. Arrivai e Quentin mi disse: “Puoi prendere il tuo copione”. Ho risposto: “Non ho bisogno di un copione”.

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FONTE: Variety

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