La fine di Spider-Man: No Way Home lascerà spazio a una nuova Trilogia dell’Uomo Ragno?

L’epilogo della pellicola dei record della Sony (e dei Marvel Studios), ci mostra Peter Parker alle prese con una situazione ben differente rispetto a quella degli altri film in cui abbiamo assistito alle sue peripezie e, paradossalmente, proprio nelle battute finali lo vediamo diventare Spider-Man… per la prima volta.

In una recente chiacchierata fatta con l’Hollywood Reporter, gli sceneggiatori del kolossal cinefumettistico di Jon Watts, Chris McKenna e Erik Sommers, hanno parlato proprio della chiusura dolceamara di Spider-Man: No Way Home e delle ipotetiche implicazioni future di ciò:

Sommers spiega:

Sapevamo che saremmo andati a parare lì. Per quel che riguarda il ce ne saranno altri? Il nostro compito era quello di servire al meglio questa storia e raccontare quella che ci pareva essere la miglior versione di questa storia. Ed è finita con una situazione che ci sembrava soddisfacente per questa particolare iterazione di Spider-Man, ma sicuramente potrebbe andare avanti. Ognuno di questi film reagisce a qualcosa di grosso accaduto nel precedente. Ci deve essere un motore che si accende e avvia la storia. Se dovesse essercene un altro, c’è questo cambiamento epocale al termine di No Way Home che è un innesco enorme per quello che accadrà poi. Ergo può essere sia una conclusione soddisfacente o un altro incidente divertente ed eccitante per un’altra storia. Spero ne facciano degli altri. Ma non saprei.

McKenna aggiunge:

Se dovesse finire in questo modo, mi pare una maniera giusta per farlo. Ma chi può dirlo “Oh, Tom ne farà un altro? Noi verremo coinvolti? […] È una storia ben costruita che dà un senso di soddisfazione con un cliffhanger che non sembra solo un trucchetto per trascinarti nella prossima avventura?”. La mia impressione è che, con questo finale, Peter faccia un vero sacrificio. In tutti questi film Marvel lo abbiamo visto alle prese col riuscire a capire cosa significhi essere un eroe, cosa ci vuole per essere davvero Spider-Man e cosa Peter Parker, come bilanciare entrambe queste entità in maniera tale da viverle entrambe. Ce la fa proprio alla fine del film precedente, ma poi gli viene strappato via tutto.

Poi, commentando la scelta fatta da Peter nell’epilogo, prosegue:

Andrew Garfield era finito a vivere all’insegna dell’amarezza e dell’oscurità. Ma per quello di Tom mi pare sia accaduto qualcosa di differente. È speranzoso. Ha scelto volontariamente quell vita. Avrebbe potuto spifferare tutto e riavere indietro Ned e MJ, li avrebbe potuti convincere di tutto nel momento in cui li avrebbe fatti entrare nel Sanctum Sanctorum di Doctor Strange. Avrebbe potuto, ma non l’ha fatto perché doveva sacrificarsi per diventare concretamente quella persona che May aveva cresciuto […] La morte di May è il punto di svolta nella sua vita e gli fa davvero capire cosa significhi, per lui, essere Peter parker e Spider-Man.

Potete avere accesso a tutte le notizie, le recensioni e gli approfondimenti su Spider-Man: No Way Home grazie alla nostra scheda!

BadTaste è anche su Twitch!

Approfondimenti sui Marvel Studios

Classifiche consigliate