In un profilo del New York Times dedicato proprio all’attrice pubblicato a margine dell’arrivo nei cinema di Doctor Strange nel multiverso della follia, Elizabeth Olsen riflette proprio su questa lunga relazione professionale spiegando anche che non è semplicissimo essere una star del Marvel Cinematic Universe. Questo perché, a dispetto della fama e notorietà internazionali che questi film regalano, si tratta pur sempre di un rapporto estremamente vincolante dal punto di vista contrattuale. Proprio per tale ragione, è difficile per un attore trovare il tempo materiale per dedicarsi anche ad altri progetti.
Parlando dei ruoli che ha perso per colpa degli obblighi contrattuali con la divisione cinematografica della Casa delle Idee dice:
Ho cominciato ad avvertire una certa frustrazione. Avevo questa sicurezza lavorativa, ma allo stesso tempo perdevo questi ruoli che facevano più parte del mio essere. E più mi allontanavo, meno venivo presa in considerazione per essi.
Trovate tutto quello che c’è da sapere su Doctor Strange nel multiverso della follia, il lungometraggio diretto dall’acclamato Sam Raimi, nella nostra scheda del film.
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