Nel terzo atto di The Flash, il cinecomic di Andy Muschietti dedicato al Velocista Scarlatto, si ripercorre brevemente la storia di svariati personaggi della DC Comics con delle apparizioni di attori, come George Reeves, Christopher Reeve e Adam West, che hanno effettivamente interpretato Superman e Batman sul piccolo e sul grande schermo, ma anche di altri come Nicolas Cage che non hanno mai avuto effettivamente modo di portare al cinema la loro versione dell”icona DC’Uomo d’Acciaio.

Proprio per questo, su Twitter, sono tornate a circolare un paio d’interviste dell’indimenticabile interprete di Superman, Christopher Reeve, che sembrano andare in direzione contraria a come poi la sua immagine è stata usata in The Flash.

Cominciamo da un intervento video in cui spiega:

Hollywood soffre di una malattia molto grave chiamata sequelite, in cui ciò che fanno le major è prendere ciò che ha incassato 100 milioni di dollari negli Stati Uniti l’anno scorso, riprendere gli ingredienti alla base cercando di amplificarlo e riutilizzarlo ancora qualche altra volta. Naturalmente, ciò che si ottiene è una riduzione di scala dei rendimenti qualitativi perché penso che molto raramente si ottenga un miglioramento rispetto a ciò che è venuto prima. Perché spesso faranno – e so che questo è successo nel caso di un film su cui ho lavorato – tutte le promesse di cui sopra.

Faranno scendere in campo i pesi massimi. L’attore di punta, il regista, chiunque. Diranno “Sarà meraviglioso. Torniamo a a livello dell’originale. Sarà fantastico”. Ma poi non ti forniranno le risorse. Non ti daranno gli strumenti per lavorare below the line. Il pubblico adesso… ascolta, se il film non è spettacolare, perché pagare quattro sterline o sette dollari o quello che è quando puoi rimanere a casa e guardare la TV?

Non mi piace criticare gli ex datori di lavoro, ma è vero che vogliono affondare ancora la mano nel pentolone e tirar fuori un pugno di oro solo che non vogliono sempre investire ciò che serve per ottenere la qualità. Sono agenti, uomini d’affari, avvocati che gradualmente hanno preso il controllo del settore e non hanno davvero amore per il cinema. Fanno film.

E un’altra ancora in cui parlava di quanto reputasse importante l’integrità lavorativa:

PLAYGIRL: Sarà la fine di Superman?

CHRISTOPHER REEVE: Sì.

PLAYGIRL: Davvero?

CHRISTOPHER REEVE: Sì, non lo so… A meno che non abbiano un’idea davvero fantastica. Ma se qualcuno mi dicesse: “Per 10 milioni di dollari, ti piacerà farlo”, direi di no. Non ho mai fatto un progetto solo per soldi. Non ho obiezioni a guadagnare denaro, ma non lavoro solo perché ho una casa con una piscina e devo pagarla. Se non c’è niente che vuoi davvero fare, lascia la casa. Nessuno ti dice che devi avere una piscina. Penso che quando inizi a lavorare solo per soldi hai oltrepassato una linea. È una violazione, davvero.

PLAYGIRL: Di cosa?

CHRISTOPHER REEVE: Della tua integrità. Hai poche cose che sono private in questa vita. Hai il tuo orgoglio e te stesso, e queste sono le ultime cose che puoi ritrovarti a vendere. Puoi vendere sesso, puoi vendere i tuoi segreti – come corri per casa, come fai l’amore dondolando dai lampadari. Le persone fanno questo regolarmente. Una delle poche cose a cui devi aggrapparti è la tua integrità sul lavoro e penso che il lavoro definisca gran parte di chi sei. Se non hai orgoglio nel tuo lavoro, mi domando, chi sei?

Nel merito della questione, è intervenuto, dalle pagine del Rolling Stone magazine, anche Kevin Smith. Smith, che ha già speso delle belle parole per come The Flash citi il film di Superman con Nicolas Cage che non è mai stato girato e che doveva essere basato proprio su una sua sceneggiatura, spiega di non avere alcun problema con i camei di illustri attori scomparsi da tempo come Christopher Reeve e che, anzi, quando anche lui sarà morto “potranno fare il ca**o che vogliono” con la sua immagine:

Non mi ha dato fastidio, per niente. Ho pensato che fosse solo un omaggio davvero bello al passato. Non mi è sembrato un insulto, ma un omaggio. C’è chi dice: “Sì, ma non sono vivi per dire sì o no.” Ma sai, non conosco nessun attore che direbbe: “Non usate la mia immagine quando sono morto.” Non fai questo mestiere per cercare di essere timido, giusto? Vuoi essere visto. E, guarda, darò il permesso al mondo adesso. Quando sarò morto, potete fare letteralmente qualsiasi cosa con la mia immagine o con Silent Bob in un film. Quello che vuoi. Puoi mettermi in un fottuto porno se vuoi, amico. Sarò felice di essere rilevante anche se non ci sarò più. Ho lavorato per 30 anni per far conoscere il mio nome e tenerlo nella mente del pubblico. Se qualcuno vuole farlo gratuitamente dopo la mia morte? Per favore, fatelo, con tutti i mezzi possibili.

Trovate tutte le informazioni su The Flash nella nostra scheda.

Cosa ne pensate? Potete dire la vostra nello spazio dei commenti qua sotto!

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