Negli ultimi giorni ha fatto molto discutere la decisione da parte della Disney di bandire il Los Angeles Times dalle proiezioni stampa dei film in arrivo nella stagione invernale (tra tutti, Thor: Ragnarok, Coco e Star Wars: Gli Ultimi Jedi) dopo che il quotidiano ha pubblicato un’inchiesta piuttosto pesante sul rapporto tra il colosso e la città di Anaheim (dove ha sede Disneyland).

Per punire il giornale, la major ha deciso di non invitare più i critici del LA Times a proiezioni, eventi organizzati per i media e incontri stampa. Il quotidiano ha prontamente comunicato la cosa ai lettori scatenando la solidarietà della stampa americana: il Washington Post, il New Tork Times e A.V. Club hanno quindi annunciato di voler boicottare le proiezioni Disney. Anche Ava DuVernay, regista di Nelle Pieghe del Tempo (in uscita il 9 marzo) per la Disney, si è scagliata contro questa decisione:

Una mossa come quella della Disney, specie appena prima del periodo dei premi, è decisamente rischiosa. Dalla parte del LA Times si sono schierate infatti associazioni di critici importantissime come la Los Angeles Film Critics Association, il New York Film Critics Circle, la Boston Society of Film Critics, la National Society of Film Critics e la Toronto Film Critics Association, che hanno comunicato di non voler più prendere in considerazione per i premi della critica ifilm della Disney.

Ecco quindi che la major nelle ultime ore ha fatto dietrofront, annunciando quanto segue:

Abbiamo avuto delle discussioni molto produttive con la nuova leadership del Los Angeles Times proprio riguardo le questioni che ci preoccupavano e, di conseguenza, abbiamo accettato di dare ai loro critici nuovamente accesso alle proiezioni stampa.

Un altro fronte sul quale la Disney ha mostrato non poca aggressività, dopo quello con gli esercenti per quanto riguarda la spartizione degli incassi di Star Wars: Gli Ultimi Jedi.

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