Harry Potter 20th Anniversary: Ritorno a Hogwarts, lo speciale che celebra i 20 anni di Harry Potter e la Pietra Filosofale, è ora disponibile su Sky e NOW.

Negli ultimi giorni vi abbiamo già dato alcune anticipazioni sul contenuto di questo attesissimo evento televisivo, ma è ora giunto il momento di tirare le somme e fare un po’ il punto.

INDICE

Ritorno a Hogwarts

Harry Potter 20th Anniversary: Return to Hogwarts

 

Sembra passato così tanto e che al tempo stesso non sia passato neanche un giorno“.

Fin dai primi minuti di Harry Potter 20th Anniversary: Ritorno a Hogwarts è chiaro quanto lo speciale non abbia la stessa impostazione del suo predecessore arrivato sempre su HBO MAX, Friends: The Reunion (che aveva anche un titolo diverso).

Nonostante per molti versi si tratti di una effettiva rimpatriata tra molti degli attori e dei registi della saga, lo speciale è strutturato più come una vera e propria retrospettiva, relegando i ricongiungimenti effettivi a pochissimi momenti, molti dei quali ricreati appositamente per la macchina da presa (in tal senso il dietro le quinte diffuso appare un pelo meno costruito). La maggior parte dello speciale è caratterizzata da interviste singole e materiale d’archivio, e ne deriva che la vera reunion non sia tanto quella tra gli attori protagonisti di una saga storica, quanto quella con gli spettatori, riaccolti dagli stessi volti sugli stessi set ai Leavesden Studios.

Harry Potter 20th Anniversary: Return to Hogwarts

La sequenza che coinvolge il maggior numero di attori è quella in Sala Grande e metta in scena tutti i suoi limiti, purtroppo con la presenza di una sola componente del trio. A Daniel Radcliffe, Rupert Grint ed Emma Watson purtroppo non è stato dedicato neanche un momento di contatto, spegnendo un po’ l’entusiasmo per l’unicità dell’occasione visto che l’ultimo evento pubblico a cui il trio aveva partecipato era stato nel 2011, ben dieci anni fa.

Harry Potter 20th Anniversary: Return to Hogwarts

 

Le curiosità

harry potter film 20 anni chris columbus

Per un fan accanito, la retrospettiva ripropone curiosità e aneddoti già ben noti, dal criceto morto di Emma Watson, al saggio chiesto da Cuaròn al trio passando per la difficoltà di Columbus di lavorare con dei bambini, nulla che non sia stato già rivelato nel corso dei 10 anni di promozione, di interviste e di contenuti speciali tra volumi di approfondimento ed edizioni home video.

Fanno eccezione alcuni momenti molto intimi in cui Emma Watson parla della sua titubanza tra il Calice di Fuoco e l’Ordine della Fenice a tornare ancora una volta nei panni di Hermione Granger (il contratto iniziale prevedeva solo quattro film). “Ho ritrovato un mio diario in cui era chiaro che mi sentissi sola” ha commentato l’interprete di Hermione Granger, che si è concessa un momento per ammettere che Harry Potter non è stato sempre rose e fiori. Radcliffe ha aggiunto che nessuno ne parlò all’epoca a causa della giovane età:

Nessun quattordicenne chiederebbe a un altro quattordicenne: “Ehi, come va? Come te la passi?“.

Watson ha poi aggiunto, parlandone con Rupert Grint:

Ero spaventata. Non so se ti è mai capitato di aver raggiunto il culmine e pensare: “Questa cosa durerà per sempre“. […] È stato intorno all’Ordine della Fenice che le cose hanno cominciato a farsi toste per tutti noi.

L’attrice ha sottolineato che “la fama mi aveva punto sul vivo“, ma che ha sempre ricevuto il sostegno dei fan.

In un altro momento, decisamente più leggero, ha parlato della sua cotta per Tom Felton, interprete di Draco Malfoy, mentre Helena Bonham Carter ha rivelato invece di esser stata motivo di infatuazione per un giovane Daniel Radcliffe. Radcliffe ha infatti letto, imbarazzato, un messaggio che le scrisse dopo la fine delle riprese:

Cara HBC, è stato un piacere essere tuo collega e tuo sottobicchiere visto che ti tenevo sempre il caffè [in originale c’è un gioco di parole tra i due due termini “co-star” e “coaster”]. Sono molto legato a te e vorrei tanto esser nato dieci anni prima, magari avrei avuto una possibilità.

Il volto di Bellatrix, come abbiamo visto, ha poi alluso durante una chiacchierata con Gary Oldman a una sequenza mai mostrata: il duello con Sirius Black, tagliato dal film.

E restando in tema scena tagliate, come abbiamo abbiamo visto nel nostro speciale, il primo film di Harry Potter (come tutti gli altri) può “vantare” una pletora di materiale scartato che non ha mai visto la luce. Sarebbe stato apprezzabile assisterne a un assaggio proprio in occasione del ventennale, soprattutto alla luce del fatto che a conti fatti tutto il materiale d’archivio mostrato nello speciale è “riciclato” da contenuti già diffusi online o in home video.

I grandi assenti

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Sarebbe stato impossibile aspettarsi la partecipazione di tutto il cast, specialmente in tempi pandemici. Se da un lato è comprensibile che i più anziani, come Maggie Smith e Michael Gambon, abbiano dato forfait, dispiace notare l’assenza di una colonna portante come Julie Walters, l’unica Weasley a non rispondere all’appello. Stesso dicasi per attori dal ruolo minore ma comunque significativo tra cui Emma Thompson, Kenneth Branagh, Imelda Staunton e David Thewlis. Trattandosi specialmente del ventennale del primo film, è in parte comprensibile (nonostante dispiaccia) che nuove reclute come Natalia Tena, George Harris, Jim Broadbent e Bill Nighy siano state escluse, ma non è poi chiaro perché lo stesso destino sia toccato a Fiona Shaw, Harry Melling e Warwick Davis, presenza costante in tutti gli eventi del Wizarding World e interprete di Unci-Unci e Filius Vitious.

 

Perché J.K. Rowling non è stata coinvolta?

j.k. rowling harry potter

Tra i grandi assenti c’è anche J.K. Rowling, autrice della saga, come già chiarito dai suoi agenti qualche settimana fa. La scrittrice non è stata coinvolta attivamente nella rimpatriata presumibilmente alla luce della controversia che l’ha coinvolta nell’ultimo anno e mezzo dopo essersi espressa sull’identità di genere (che è alla base della sparizione del suo nome dai materiali promozionali del nuovo Animali Fantastici).

Nel corso dello speciale le sole apparizioni della scrittrice sono quella tratte da materiale d’archivio di molti anni fa e quelle di un’intervista più recente girata proprio agli studi Warner di Londra (che ammontano a una trentina di secondi). Una scritta in sovrimpressione chiarisce, a scanso di equivoci, che le riprese del segmento in questione sono state effettuate “nel 2019”.

A dispetto di quanto sia stato riportato online (“J.K. Rowling non invitata alla reunion“), come svelato da Entertainment Weekly, la Rowling è stata effettivamente invitata a partecipare, ma i suoi agenti “hanno stabilito che il materiale d’archivio fosse adeguato“. Fonti del giornale sostengono che le idee della scrittrice sull’identità di genere e le polemiche scatenate non siano state alla base della decisione dei suoi rappresentanti.

I momenti migliori e più commoventi

Harry Potter 20th Anniversary: Return to Hogwarts

Tra i momenti migliori indubbiamente quelli che coinvolgono Helena Bonham Carter e Gary Oldman, che a dispetto del poco spazio si dimostrano ancora una volta attori dal grande carisma (un evento tutto condotto dalla Carter non sarebbe stato così male). Tra i più emozionanti, invece, un dialogo a tu per tu con Chris Columbus e Daniel Radcliffe, che ha sottolineato quanto il regista sia stato importante per porre le fondamenta dell’universo cinematografico della saga.

Harry Potter 20th Anniversary: Return to Hogwarts

Tra i più commoventi, invece, il passaggio “In Memoriam” dedicato a tutti gli attori scomparsi da Richard Harris, a Helen McCrory e Alan Rickman. Commuovono anche le parole di Robbie Coltrane, visibilmente invecchiato, che sottolinea che la storia di Harry Potter passerà da generazione in generazione come sta già succedendo. “Io non ci sarò” precisa, con gli occhi lucidi, “ma Hagrid sì“.

Di grandissimo impatto, infine, sono i pochi secondi in cui Daniel Radcliffe, Rupert Grint ed Emma Watson abbandonano per un attimo il contegno maturato dopo anni e anni trascorsi davanti alla macchina da presa sin da giovanissimi. Non deve essere stato facile crescere al centro dell’attenzione, con tanta pressione e seguendo dei ritmi produttivi come non ce ne sarebbero più stati (i film di Harry Potter sono usciti in media distanziati da solo un anno e mezzo). Condividere un’esperienza simile lascia il segno, tessendo un legame così forte e unico che avranno per sempre.

harry potter trio reunion

Harry Potter 20th Anniversary: Ritorno a Hogwarts è stato trasmesso negli Stati Uniti dalla piattaforma streaming HBO Max, mentre in Italia è andata in onda su Sky Uno, a partire dalle 9 del mattino del 1 gennaio, e su un canale interamente dedicato alla saga: Sky Cinema Harry Potter (303 della piattaforma Sky, attivo fino al 16 gennaio). In streaming è disponibile sulla piattaforma NOW, Sky Go e Sky on demand.

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