In un’intervista con il The Guardian, Hugh Jackman ha avuto modo di riflettere sugli atteggiamenti inappropriati mostrati dal regista Bryan Singer mentre lavorava a diversi film di X-Men. A quest’ultimo vengono infatti imputati cattivi comportamenti sul set sia dei primi due capitoli (qui tutti i dettagli), sia su quelli dei più recenti Giorni di un futuro passato e Apocalisse. L’attore, interprete di Wolverine, conferma le accuse e ammette di essere contento che questa condotta oggi non sarebbe più accettata.

Ecco le sue parole:

X-Men è stato il mio primo film in America, dovete capire, era tutto così nuovo per me. Penso che sia giusto dire che… ci sono alcune storie, sapete… penso che ci siano alcuni modi di stare sul set che ora non potrebbero accadere. E credo che le cose siano cambiate in meglio.

[Nell’industria di oggi] c’è molta meno tolleranza per la mancanza di rispetto, l’emarginazione, il bullismo e qualsiasi comportamento oppressivo. Ora c’è tolleranza zero e la gente lo denuncia apertamente, cosa che penso che sia fantastica.

Jackman ritiene dunque “molto complicato” capire se le accuse a Singer abbiano influenzato il suo modo di vedere i film che lo hanno reso famoso, ma si è detto orgoglioso di questi e di come abbiano dato il via al filone dei film sui supereroi:

Ci sono molte cose in gioco. X-Men è stato il punto di svolta, credo, in termini di cinecomic, e penso che ci sia molto di cui essere orgogliosi. Ci sono sicuramente delle domande da fare e credo che vadano fatte. Ma credo di non saper rispondere in modo elegante. Penso che sia complesso e alla fine guardo con orgoglio a ciò che abbiamo raggiunto e allo slancio a cui ha dato il via.

Cosa ne pensate delle parole di Hugh Jackman su Bryan Singer e i suoi comportamenti sul set di X-Men? Lasciate un commento!

FONTE: The Guardian

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