Qualche settimana fa vi abbiamo dato la notizia che negli Stati Uniti si avviano verso la chiusura definitiva almeno 60 Disney Store.

Il colosso dell’intrattenimento, durante i lunghi lockdown dovuti alla pandemia di Coronavirus, ha concentrato i suoi sforzi sulle piattaforme di commercio digitali, e la notizia quindi non stupisce. Oggi però apprendiamo che la stessa strategia verrà adottata anche in Europa, e in particolare in Italia, dove la catena di negozi specializzati nella vendita di prodotti Disney possiede 15 store.

I sindacati Filcams Cgil, Disascat Cisl e Uiltucs hanno denunciato oggi la messa in liquidazione della società che gestisce i Disney Store il 19 maggio scorso: “Più di 230 dipendenti occupati nei circa 15 punti vendita sono ora con il fiato sospeso per l’inaspettata notizia,” hanno comunicato le sigle sindacali annunciando un’assemblea unitaria dei lavoratori per martedì. “Dopo l’emergenza sanitaria e le tante restrizioni, i periodi di cassa integrazione alternati a periodi di lavoro non certo brillanti, dopo l’anno più difficile, ora più di 230 famiglie dovranno affrontare un’ulteriore fase difficile e piena di incertezza,” si legge sul sito di Filcams. “Una decisione grave, di un marchio importante, punto di riferimento in molti centri storici per adulti e bambini, che ha comunicato la decisione senza dare nessuna prospettiva o avanzare proposte per la tutela occupazionale. Immediata la reazione dei sindacati e dei lavoratori che hanno convocato un’assemblea unitaria per il prossimo 25 maggio: un primo urgente confronto sulle iniziative di lotta da mettere in campo”.

A quanto risulta, Disney non chiuderà i negozi in Cina, Giappone e in tutti i parchi dei divertimenti.

 

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