Nella notte tra il 10 e l’11 dicembre (a partire dalle 22.30 ora italiana, per un totale di quasi quattro ore) si terrà l’Investor Day della Disney, l’incontro con gli investitori nel quale la major farà una serie di annunci legati al 2021. In un anno in cui tutti gli eventi “fisici” nei quali la major solitamente svela anticipazioni e annuncia progetti sono saltati (come il Comic-Con di San Diego e la Star Wars Celebration), sarà questo l’appuntamento da non perdere per sapere tutto ciò che succederà l’anno prossimo – in particolare sui servizi “direct-to-consumer” dell’azienda, che ha già annunciato che l’evento si focalizzerà su Disney+, Hulu, ESPN+ e Star.

Ciò non toglie che durante la diretta la Disney potrebbe anche fare chiarezza sul fronte cinematografico, confermando quanto già anticipato per quanto riguarda alcuni titoli come Cruella, Pinocchio e Peter Pan (che dovrebbero arrivare direttamente in streaming) e prendendo posizione sulla questione che ora è sulla bocca di tutti, e cioè la decisione della Warner Bros di far uscire tutto il suo listino cinematografico del 2021 sia in sala che su HBO Max.

Negli ultimi giorni si erano diffuse voci secondo cui la Disney potrebbe aver deciso di seguire la strada della Warner Bros, ma oggi l’Hollywood Reporter spiega che il desiderio della Warner di essere spalleggiata dal colosso di Burbank non si avvererà. La Disney, nel 2019, ha fatto uscire ben sette film in grado di incassare più di un miliardo di dollari. Gli incassi cinematografici sono ancora un tassello fondamentale dell’economia di una major (soprattutto quando dipende dagli investitori e non da un colosso della telefonia), così come lo sono i rapporti con esercenti, produttori e talent, che potrebbero venire compromessi da decisioni unilaterali su film già prodotti (e quindi con contratti in essere, cosa che potrebbe costare non poco alla Warner). E così, la strategia per il 2021 sarà verosimilmente quella di spostare alcune pellicole su Disney+ (come avvenuto quest’anno con Artemis Fowl, Hamilton e Soul) e riservare alla sala i grandi blockbuster.

Va anche sottolineato che Disney+ ha ormai più di un anno, e nel 2021 ospiterà numerose produzioni originali di un certo livello, in particolare quelle dei Marvel Studios. Questi ultimi hanno rinviato l’intero listino già due volte, e probabilmente giovedì annunceranno (o confermeranno?) le date di uscita dei principali blockbuster svelando poi i piani per le serie televisive, la cui produzione ha subito alcuni ritardi a causa della pandemia. Stesso dicasi per la Lucasfilm, che dopo alcuni tentennamenti è ora in produzione con altri ambiziosi progetti oltre a The Mandalorian (come la serie di Obi-Wan Kenobi e il prequel di Rogue One), Pixar Animation Studios e Walt Disney Animation Studios.

L’evento di giovedì, essendo indirizzato agli investitori, sarà focalizzato molto su cifre e numeri: chiaramente verrà posta molta enfasi sulla crescita di Disney+ (oltre 73 milioni di abbonati in un anno) e delle altre piattaforme, e gli annunci serviranno a dimostrare agli azionisti che nel 2021 la Disney punterà a gestire ridurre le ingenti perdite di aree come quelle di parchi, eventi e cinema (in attesa che la pandemia sia sotto controllo) puntando sullo streaming e ottimizzando le proprie piattaforme. È praticamente certo il lancio di Star, la nuova piattaforma streaming internazionale nata dall’acquisizione di Star India, che convoglierà i prodotti non indirizzati alle famiglie che non trovano spazio su Disney+. Voci insistenti affermano che il marchio Star rimpiazzerà anche quello dei canali televisivi Fox Networks Group. È meno verosimile, invece, il rumour secondo cui Disney annuncerà una fusione tra Hulu e Disney+. Da un lato avrebbe senso, perché creerebbe un’unica piattaforma con numeri molto più alti, in grado di competere più facilmente con quelli di Netflix (si parlerebbe di 110 milioni di abbonati in tutto il mondo, Netflix ne ha quasi 200). Ma Hulu è un brand molto riconoscibile negli Stati Uniti, e sarebbe un azzardo “cancellarlo” per mere questioni numeriche. Inoltre sarebbe un azzardo anche per Disney+, il cui nome da subito è stato associato alle famiglie. È invece possibile una via di mezzo: Hulu potrebbe fondersi con Star, e così Disney avrebbe due brand globali dello streaming, Disney+ (per famiglie) e Star (per tutti).

Ovviamente noi di BadTaste seguiremo l’intera diretta e vi aggiorneremo qui sul sito. Continuate a seguirci!

 

 

 

 

 

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