L’idea che Wes Ball ha proposto accettando di lavorare a Il Regno del Pianeta delle Scimmie come primo film di una nuova trilogia è semplice ma efficace: “Apocalypto con le scimmie”.

Lo svela il regista in un nuovo estratto della cover story di Empire Magazine dedicata al film, uno dei titoli più attesi del 2024. La pellicola di Mel Gibson, uscita nel 2006, è ambientata nello Yucatán del sedicesimo secolo ed è parlata in lingua Maya. Il blockbuster di Ball evocherà atmosfere simili e incanalerà quello stesso tipo di energia, ovviamente con tutti gli elementi di azione e fantascienza tipici della saga.

“Gli ultimi due film della saga erano incentrati sul fardello che pesava sulle spalle di Cesare,” spiega il produttore Joe Hartwick. “Proprio come Il Cavaliere Oscuro, erano tosti, assolutamente godibili ma molto intensi. Noi andremo in una direzione diversa. Anche Noa ha un fardello, ma è avvolto in un’altro tipo di avventura, soprattutto perché il personaggio non ha mai visto il mondo là fuori. Quindi scopriremo questo mondo per la prima volta assieme a lui”.

Un cataclisma di livello biblico

Nell’articolo vengono condivise anche due immagini inedite: uno è un concept nel quale viene previsualizzata una scena spettacolare definita dal supervisore agli effetti visivi “un evento colossale, cataclismico di livello biblico”. Spiega Erik Winquist:

Leggendo la sceneggiatura, ci è apparso da subito chiaro come questa sequenza sarebbe stata complicata, avendo a che fare con delle scimmie. Bisogna pensare a come l’acqua agisce sulla pelliccia, e come la pelliccia agisce sull’acqua. Per fortuna avevamo appena lavorato a un film intitolato… La via dell’acqua. Quindi abbiamo potuto applicare molte lezioni imparare da quell’esperienza, e la tecnologia sviluppata per essa.

il regno del pianeta delle scimmie concept

Trovate tutte le informazioni su Il Regno del Pianeta delle Scimmie nella scheda.

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