Ieri abbiamo ricordato un aneddoto molto interessante – e in parte già noto – relativo alla travagliata produzione che ha poi portato alla nascita dei tre capolavori che compongono la Trilogia de Il Signore degli Anelli di Peter Jackson. Parliamo delle minacce fatte da Harvey Weinstein, il noto produttore caduto ormai da tempo in disgrazia, nei confronti del regista neozelandese, minacce che avevano a che fare con… Quentin Tarantino (ECCO TUTTI I DETTAGLI).

Dal lungo approfondimento pubblicato dall’Independent arrivano anche altri interessanti racconti fatti da chi alla Trilogia de Il Signore degli Anelli di Peter Jackson ci ha effettivamente lavorato. Come Ken Kamins, il manager di Jackson, che snocciola un altro punto di attrito venutosi a formare fra il team creativo del film e la compagnia, la Miramax degli Weinstein appunto, che inizialmente si stava occupando della produzione:

Harvey era molto eccitato. Trovavamo questa cosa molto incoraggiante e ci pareva di avere lo spazio necessario per raccontare le storie che volevamo raccontare, ma non avevamo prestato troppa attenzione alle dinamiche politiche esistenti fra la Miramax e la Disney. La Disney aveva posto un limite di budget ben superiore a quello che la Miramax avrebbe potuto fornire con le sue sole forze. Quando la Disney realizzò che ci serviva un determinato budget per girare i film uno di seguito all’altro e che, alla regia, c’era un regista non ancora di richiamo, fecero capire in maniera molto chiara che non avrebbero partecipato alla produzione. Ed iniziò quel processo tormentato in cui Harvey non voleva ammettere che la Disney si era tirata indietro dicendo allo stesso tempo a Peter quello che avrebbe dovuto fare. Bob Weinstein, a un certo punto, arrivò a suggerirci: dovreste uccidere i tre Hobbit!

Insomma, pare proprio che, rispetto a quanto raccontato da Dominic Monaghan e Billy Boyd – gli interpreti di Merry e Pipino – a giugno di quest’anno (via The Hollywood Reporter), gli Weinstein non avevano richiesto l’eliminazione di un solo Hobbit, ma di salvare semmai il solo Frodo.

La Miramax puntava ad abbassare drasticamente il budget del Signore degli Anelli e la durata dei film tanto che, dalle due pellicole inizialmente preventivate, puntavano a realizzarne una sola da due ore e mezzo di durata. Poi, fortunatamente, il progetto passò nelle mani della New Line e il resto, come si suol dire, è storia.

Nello stesso pezzo, il production designer Grant Major ricorda il lungo viaggio che ha portato alla realizzazione del set della Contea:

C’è voluto un anno per creare La Contea e Hobbiville. Trovammo un’area rurale della Nuova Zelanda che ricordava la descrizione che veniva data da Tolkien e dovemmo persuadere i fattori a farci usare la terra. E poi costruimmo tutto: le strade, le abitazioni, le pareti in pietra, è stato davvero come costruire una città.

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