James Gunn, colui che insieme a Peter Safran è stato eletto a guida e capo dei nuovi DC Studios che si occuperanno di coordinare le proprietà intellettuali targate DC Comics fra cinema e TV, continua a essere molto attivo sui social, su Threads nello specifico, parlando dei progetti in arrivo e rispondendo a critiche varie ed eventuali che, spesso e volentieri, sono pretestuose nella migliore delle ipotesi.

Di recente c’è stato, ad esempio, chi lo ha accusato di essere un bugiardo poiché le property della DC Comics non stanno restando appannaggio esclusivo di WarnerBrosDiscovery, la proprietaria della casa editrice, ma vengono date su licenza anche ad altre realtà, come Amazon e Netflix. Scelta, questa, che non dipende certo da Gunn ma da gente gerarchicamente molto più in alto di lui, in primis il CEO del gruppo media David Zaslav che ha spiegato a chiare lettere che, se alle casse della multinazionale converrà farlo, tutto o quasi può essere concesso su licenzia a chi è disposto a pagare.

A un utente che gli scrive:

Cosa è successo alla DC, al suo non vendersi a tutti e rimanere divisi dagli altri?!?! C’è un nuovo film (animato, ndr.) di Batman su Amazon, l’intero DCU è su Netflix e forse ne arriveranno altri, solo per citarne alcuni degli ultimi. Non vedo l’ora di sentire altre bugie dalla tua bocca… soprattutto quando Superman sarà un fiasco… grazie per mantenere la confusione!

Questa la risposta del filmmaker:

Non sono sicuro da dove provenga questa rabbia, ma hai frainteso. Il fatto che i progetti DC siano distribuiti su piattaforme diverse, in modo che più persone abbiano accesso alle storie, non significa non avere alcuna coesione nella timeline del DCU, cosa che invece abbiamo molto chiara (inizia con Creature Commandos). “Merry Little Batman” su Amazon è un divertente film animato per bambini che era già in produzione quando siamo arrivati a bordo, ma i progetti animati Elseworld come questo continueranno a ad arrivare. Non capisco come ciò possa essere confusionario.

Rivolgendosi poi a chi si lamenta della mancanza di coerenza nell’Universo DC spiega che:

Uno dei problemi del DCEU in passato è stato la mancanza di vera coerenza all’interno dell’universo stesso. Questo non ha mai significato, e non l’ho mai detto, che questa fosse la nostra costante creativa – che tutto quello che faremo ci cartoni animati e i videogiochi sarebbe stato nel DCU. Ho detto (e continuo a dire) che LA MAGGIOR PARTE delle serie TV e dei film sarà nel DCU con occasionali storie Elseworld (come il Batman di Matt Reeves), ma dovranno essere progetti eccezionali.

A chi gli ha chiesto quali personaggi aspettarsi nei prossimi progetti, James Gunn ha risposto toccando il tema dei cameo che, ultimamente, sono diventati a suo modo di vedere, una costante banale e prevedibile dei cinecomic:

Vanno bene se non disturbano la trama. Non vanno bene le artificiose contorsioni della trama che derivano da un cameo, non il cameo stesso, sono loro a rappresentare il problema.

Quando qualcuno critica l’abitudine di “far apparire un personaggio sullo schermo per 10 secondi solo per spuntare una casella” James Gunn spiega:

Chiamo questo espediente il “porno dei cameo” ed è stato uno degli elementi peggiori dei recenti film sui supereroi. Se un personaggio è nel film, deve avere una ragione valida dal punto di vista della storia.

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FONTE: James Gunn su Threads

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