Grandissimi successi in oltre quarant’anni di attività, un ultimo periodo un po’ in sordina e poi il trionfale “ritorno” quest’anno con Top Gun: Maverick. Parliamo di Jerry Bruckheimer, celebre produttore di proficue saghe come Bad Boys, Pirati dei caraibi e appunto il film con Tom Cruise. In un’intervista con THR ha parlato a ruota libera della sua carriera e dell’industria hollywoodiana. Vi riportiamo le principali curiosità emerse.

Hollywood vista da Jerry Bruckheimer

A fronte della sua esperienza ormai decennale, Bruckheimer rivela il tratto che accomuna tutti gli studios con cui ha lavorato:

Riceviamo sempre la stessa nota: Come possiamo ridurre il minutaggio del film? Sono tutti “troppo lunghi”. Non credo di aver mai realizzato un film che fosse “troppo corto”. I dirigenti vedono così tanti film, e li rivedono più volte, che a un certo punto gli fanno male le chiappe.

Volgendo lo sguardo sul panorama attuale dell’industria, il produttore riflette:

La buona notizia è che c’è così tanto bisogno di contenuti tra gli streamer e gli studios. La cattiva notizia è che vogliono sempre un nome di richiamo. Questo rende loro la vita più facile. Così, se il film è un fallimento, possono dire: “Avevamo Tom Cruise, non è colpa nostra“. Ma è difficile bloccare certi attori e registi perché sono sempre molto impegnati. Si lotta sempre per gli stessi 15 nomi.

Quali sono i nomi che dunque ora vorrebbe che si aggiungessero a questo elenco?

Spero che un paio di attori di Top Gun – Glen Powell e Miles Teller – riescano a sfondare. Hanno sicuramente il talento necessario. Sono estremamente belli e dotati. Spero che nei prossimi anni diventino le star del cinema di cui abbiamo bisogno nel nostro settore.

Quali storie piace raccontare a Jerry Bruckheimer

Seppur la sua carriera sia costellata da successi al box-office, Bruckheimer sottolinea: “Non l’ho mai fatto per soldi. Si tratta sempre del lavoro e del piacere di farlo. Si vuole sempre un accordo equo, ovviamente

Alla domanda “qual è il film di cui sei più orgoglioso” il produttore non fa un titolo specifico, ma piuttosto ricorda che ci sono stati alcuni insuccessi di cui è “estremamente fiero“. Tra questi, cita allora Veronica Guerin – Il prezzo del coraggio, come esempio di una di quelle storie che attirano la sua attenzione. Ecco quali sono:

In Veronica Guerin, Cate Blanchett è stata fantastica. È un film meraviglioso su una giornalista che ha dato la vita riportando la verità [che ha aiutato] a superare la tossicodipendenza in Irlanda. Mi piace raccontare storie di persone che si sono perse nel tempo e che dovrebbero essere ricordate. Il sapore della vittoria parla di due allenatori [che hanno favorito l’integrazione in una squadra di football di una scuola superiore]. Black Hawk Down parla di quei 18 uomini che sono morti e non saranno mai dimenticati grazie a quel film [su una missione del 1993 in Somalia]. Abbiamo appena terminato un film per Disney+ su Gertrude Ederle, la prima donna a nuotare nella Manica, nel 1926. Ha battuto il record maschile di due ore. Completamente dimenticata nel tempo. Non dimenticherete mai più Trudy. Queste sono immagini di cui sono estremamente orgoglioso.

Cosa ne pensate delle parole di Jerry Bruckheimer? Lasciate un commento!

FONTE: THR

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