È in occasione di un panel moderato da Collider e al quale ha partecipato anche Donald Mustard di Epic Games che il regista e produttore Joe Russo (Avengers: Endgame) si è sbilanciato sull’applicazione dell’intelligenza artificiale alla produzione cinematografica e televisiva, arrivando a teorizzare che manchino solo due anni prima che un intero film venga realizzato da AI.

Non è così assurdo, se si pensa che qualche mese fa aveva fatto parlare di sé una sitcom “infinita” ispirata a Seinfeld e interamente generata da AI (che peraltro si era fatta bannare da Twitch perché aveva generato battute transfobiche).

La domanda è stata posta a Russo e a Mustard:

Quanti anni mancano prima che una AI possa creare – ipoteticamente – un film che ci faccia dire ‘Oh, ma questa è AI ma anche un film?!”

Russo: Due anni?

Mustard: Sì, anche meno.

Spiega Russo:

Dobbiamo partire dal presupposto che l’AI ci sarà, volenti o nolenti. Ma il grande valore che ha in sé è la democratizzazione della narrazione. Questa cosa ha un valore incredibile. Significa che chiunque, in questa stanza, potrebbe raccontare una storia, o fare un videogioco su larga scala, con l’aiuto di un motore grafico fotorealistico o un motore di gioco e degli strumenti basati su intelligenza artificiale. Penso che sia la cosa che mi entusiasma di più.

[…] Viviamo in un mondo dove un’intera generazione (la generazione Z), si muove agilmente con queste tecnologie e non le teme. Quindi, potenzialmente, ciò che possiamo fare è utilizzare questi strumenti per ingegnerizzare la narrazione, per cambiarla. Si può avere una storia che si evolve continuamente, in un videogioco come in un film come in una serie tv. Si potrebbe andare a casa, salvare l’AI sulla propria piattaforma streaming e dirle: “Voglio un film con protagonista il mio avatar fotorealistico e l’avatar fotorealistico di Marylin Monroe. Voglio che sia una commedia romantica perché ho avuto una giornataccia”. Il risultato è una storia apprezzabile, con dialoghi che imitano la tua voce, visivamente fotorealistica. Improvvisamente hai una commedia di 90 minuti della quale sei protagonista.

Quando la Generazione Z guiderà economicamente la nostra cultura, vedremo dei cambiamenti radicali. Non hanno un sistema di star del cinema, non hanno alcun interesse in queste cose. Posso parlare con i miei figli e dire loro “Brad Pitt è in questo film” e loro mi rispondono: “Chi?” Danno un valore diverso al modo in cui passano il tempo libero, e a chi racconta loro storie.

Russo ha spiegato di essere nel consiglio di amministrazione di varie aziende che si occupano di Intelligenza Artificiale, e che alcune di loro dovrebbero occuparsi di creare delle AI che ci proteggono dalle AI:

Purtroppo questo è il mondo in cui viviamo, l’AI avrà un ruolo nella nostra vita, per forza. Anche non volendola, è possibile che qualcuno di non amichevole sviluppi tecnologie simili ugualmente. Quindi l’AI sarà nel nostro futuro. E la domanda è: come ci proteggeremo in questo futuro?

Il regista è entrato poi nel dettaglio di come la sua casa di produzione AGBO si sia concentrata sul modo di “codificare il processo cinematografico”, soprattutto per quanto riguarda il rispetto delle deadline:

Kevin Feige arrivava e ci diceva: “Mi serve che Civil War sia pronto tra un anno e mezzo”. E noi dicevamo: “Ok, dacci dieci minuti e troviamo una storia da raccontare”, e ci mettevamo al lavoro. Abbiamo sviluppato un processo molto disciplinato nel quale ci siedevamo attorno a un tavolo e trovavamo una storia che avesse una scala globale e continuasse la narrazione iniziata in quattro altri film che erano in produzione. È un processo che si è evoluto in maniera molto efficiente, fino ad arrivare a farci produrre Endgame. A quel punto abbiamo iniziato ad applicarlo ad altre produzioni.

[…] Ora viviamo in un mondo fatto di sequel perché i costi sono così proibitivi da rendere troppo rischioso fare film che non siano basati su cose già uscite. Dobbiamo trovare un’area che ci permetta di rischiare di nuovo, e questa cosa potrà accadere solo quando si abbasseranno nuovamente i costi. […] Un modo può essere generare proprietà intellettuali con la AI.

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