Ospite a Taormina, John Landis (The Blues Brothers, Animal House, Una poltrona per due) ha potuto offrire la sua visione sullo stato di salute dell’industria dello spettacolo e del cinema anche alla luce dello sciopero degli sceneggiatori, dell’accordo quasi in extremis fra la Director’s Guild e gli studios e di quello degli attori, che potrebbe ancora scattare.

Per John Landis i “cattivi” di questa storia sono le piattaforme streaming.

Il mio sentimento è davvero di dolore per lo stato patetico in cui si trova l’industria. Sai, tra lo streaming e la pandemia, è stata come una pugnalata al. Fa davvero male all’industria e continua a farlo. E ora c’è anche lo sciopero. Gli streamer sono davvero i cattivi.

Poi aggiunge:

L’industria cinematografica è nel caos e spero che il pubblico torni nei cinema. I film sono fatti per essere visti in una grande sala, al cinema, in un grande cinema, su un grande schermo, con un buon audio e il maggior numero possibile di persone, perché è un’esperienza comunitaria.

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FONTE: deadline

Sciopero degli sceneggiatori: le ultime novità

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