Johnny Depp ha deciso di ingaggiare la celebre avvocata Kathleen Zellner per la prossima fase della sua battaglia legale contro l’ex-moglie Amber Heard dopo aver perso il processo inglese contro il Sun.

Kathleen Zellner è stata protagonista della seconda parte della docuserie Netflix “Making A Murderer“, scesa in campo per difendere Steven Avery e dimostrare così che fosse stato accusato ingiustamente.

Zellner ha confermato di essere entrata nella squadra di Depp per la causa americana contro Amber Heard, come dichiarato a Page Six:

Ho trascorso gli ultimi 30 anni a difendere individui erroneamente accusati di illeciti. Sono pronta ad aggiungere Johnny Depp a quella lista e ad entrare nella sua squadra che è dello stesso avviso e che da tempo si sta battendo per lui.

A novembre 2020, ricordiamo, gli avvocati di Depp avevano chiesto il ricorso dopo il risultato del processo inglese e lo stesso giudice Nicol lo aveva respinto ordinando all’attore di pagare al Sun un risarcimento di 628 mila sterline. A marzo 2021, poi, i legali di Depp avevano presentato una richiesta formale di ricorso alla Corte d’Appello, spiegando perché ci fossero le basi per tornare in tribunale per un nuovo processo: la richiesta era stata respinta.

Ad agosto 2021 sono cambiate un po’ le carte in tavola visto che Depp ha ottenuto il via libera a procedere alla causa per diffamazione in America. Amber Heard aveva chiesto al tribunale di archiviare la causa, ma la giudice Penney Azcarate della contea di Fairfax (Virginia) aveva rigettato la richiesta dopo che all’attore era stato concesso di verificare se la sua ex moglie avesse realmente donato in beneficenza una porzione dei 7 milioni di dollari ottenuti dal divorzio alla ACLU, come lei aveva annunciato che avrebbe fatto.

Ad aprile 2022 Johnny Depp e Amber Heard saranno protagonisti del processo per diffamazione in Virginia. L’attore ha citato in giudizio l’ex-moglie per la somma di 50 milioni di dollari per un articolo pubblicato sul Washington Post e intitolato “Amber Heard: Ho parlato di violenza sessuale e ho fatto i conti con l’ira della nostra cultura. Serve un cambiamento”.

 

Fonte: Pagesix

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